The Book of Clarence, il film di genere biblico in uscita il 12 gennaio 2024, presenta da oggi un primo trailer che ci permette di dare un occhio su cosa aspettarci da questa “rivisitazione” dei racconti biblici. A far da ausilio alle scene, anche le musiche di Jay-Z. Diamogli uno sguardo prima di parlare un po’ della storia e del cast:
Come abbiamo avuto modo di vedere, il trailer vede il protagonista Clarence, impersonato da Lakeith Stanfield, un abitante di Gerusalemme che descrive in poche semplici parole la sua condizione di povertà e di smarrimento: “Sono Clarence, non sono un uomo senza difetti. Mi sono giocato le mie carte“. E non in senso figurato, a quanto pare, dal momento che Clarence risulta essere molto indebitato ed è costretto a tirare avanti con ogni mezzo, per sé e la sua famiglia.
Quando si è così messi male, anche una corsa clandestina di bighe non sembra poi così “sbagliata”. Però, tutto acquista un senso diverso quando Clarence incontra per la prima volta lui, Jesus of Nazareth, il Messia.
L’incontro con la sua persona, con gli apostoli, la luce che emanavano, smuovono qualcosa in Clarence, che prende una decisione solenne.
The Book of Clarence: cosa aspettarci dal film?
Colpito da questo potere mistico, Clarence – Lakeith Stanfield vuole diventare egli stesso un “Messia alternativo” con un proprio tornaconto, finendo ovviamente per mettersi in guai peggiori di come lo abbiamo conosciuto. Ma questa volta, dopo l’incontro con Lui, ha ben chiaro che l’unica alternativa ad una vita di fallimenti, è la redenzione e la fede.
Il tutto, trae sicuramente ispirazione dai grandi classici del genere biblico, ma è condito anche da rocambolesche scene, musiche di Jay-Z e alcuni scorci di Matera e Roma! Già, perché le riprese del film sono state girate anche sul territorio italiano, qualche mese fa.
La regia del film è curata da Jeymes Samuel e nel cast figurano nomi di spicco del panorama cinematografico, tra cui: Omar Sy, RJ Cyler, Benedict Cumberbatch, James McAvoy, Anna Diop, Teyana Taylor, David Oyelowo, Alfre Woodard e Marianne Jean-Baptiste.