Finalmente ci sono passi avanti per quanto riguarda l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. L’affare era stato bloccato lo scorso aprile dalla CMA inglese, dopo aver ottenuto l’approvazione dalla Commissione Europea e dopo aver vinto la causa contro l’FTC americana, cosa che ha portato l’azienda statunitense a considerare anche la possibilità di uscire dal mercato inglese per portare a termine l’affare.
Tuttavia questa non era la strada preferita, in quanto l’interesse generale era quello di trovare una soluzione anche con la CMA, motivo per il quale gli ultimi mesi sono serviti come ricerca per cercare strade alternative che accontentassero tutti. Adesso c’è stata una svolta particolarmente importante che potrebbe dare finalmente una scossa all’operazione, avviandosi lentamente verso il via libera ufficiale e la finalizzazione di tutta la questione.
Come ben sappiamo Microsoft si è impegnata molto negli ultimi mesi per stipulare accordi e scendere a patti al fine di finalizzare l’acquisto di Activision Blizzard, proprio uno di questi accordi è stato adesso proposto alle autorità inglesi per riuscire a dissipare i dubbi e le preoccupazioni legate all’impatto che questa acquisizione potrebbe avere nel mondo videoludico, in particolar modo riguardo l’evoluzione del settore del Cloud gaming. La soluzione trovata riguarda l’inclusione di Ubisoft nella vicenda, vendendogli i diritti di streaming dei giochi Activision.
I dettagli del comunicato Microsoft
L’azienda stessa ha voluto pubblicare un comunicato ufficiale dove viene spiegato nel dettaglio la nuova proposta stipulata per convincere la CMA inglese ad approvare l’accordo. Tale vendita dei diritti a Ubisoft garantirebbe la possibilità a quest’ultima di commercializzare liberamente la distribuzione dei giochi Activision Blizzard attraverso i loro servizi di Cloud streaming e promuovere diversi modelli in tutto il mondo, cosa che sarebbe attiva a partire dal giorno dell’acquisizione. Vi riportiamo la sezione riguardante Ubisoft del comunicato, opportunamente tradotta.
Oggi stiamo compiendo un altro passo importante per quanto riguarda questa transazione. Per rispondere alle preoccupazioni sollevate dall’Autorità britannica per la concorrenza e il mercato in merito all’impatto dell’acquisizione proposta sullo streaming dei giochi su cloud, stiamo ristrutturando la transazione per acquisire una serie più ristretta di diritti.
Ciò include la stipula di un accordo, che entrerà in vigore alla chiusura della fusione, che trasferisce i diritti di streaming cloud per tutti i giochi per PC e console di Activision Blizzard, attuali e nuovi, pubblicati nei prossimi 15 anni, a Ubisoft Entertainment SA, un editore di giochi leader a livello mondiale. I diritti saranno perpetui.
A seguito dell’accordo con Ubisoft, Microsoft ritiene che la sua proposta di acquisizione di Activision Blizzard rappresenti una transazione sostanzialmente diversa, ai sensi della legge britannica, rispetto alla transazione che Microsoft ha sottoposto all’esame della CMA nel 2022. Per questo motivo, Microsoft ha notificato oggi la transazione ristrutturata alla CMA e prevede che il processo di revisione della CMA possa essere completato prima che la proroga di 90 giorni prevista dall’accordo di acquisizione con Activision Blizzard scada il 18 ottobre.
In base alla transazione ristrutturata, Microsoft non sarà in grado di rilasciare i giochi di Activision Blizzard esclusivamente sul proprio servizio di cloud streaming – Xbox Cloud Gaming – né di controllare esclusivamente i termini di licenza dei giochi di Activision Blizzard per i servizi concorrenti. L’accordo offre a Ubisoft un’opportunità unica di commercializzare la distribuzione di giochi tramite cloud streaming.
L’accordo consentirà a Ubisoft di innovare e incoraggiare diversi modelli di business nella concessione di licenze e nella determinazione dei prezzi di questi giochi sui servizi di cloud streaming in tutto il mondo. Ubisoft compenserà Microsoft per i diritti di streaming cloud dei giochi di Activision Blizzard attraverso un pagamento una tantum e un meccanismo di prezzi all’ingrosso basato sul mercato, compresa un’opzione che supporta i prezzi in base all’utilizzo. Ubisoft avrà inoltre la possibilità di offrire i giochi di Activision Blizzard a servizi di cloud gaming con sistemi operativi non Windows.
Cosa comporta ciò per la Commissione Europea?
Si tratta di una concessione importante che la CMA sarebbe riuscita a ottenere per dare il suo ok all’acquisizione, in grado di far inginocchiare anche un colosso come Microsoft e a rinunciare a una grossa fetta dei suoi futuri guadagni, ma non è finita qui. In coda al comunicato, c’è una sezione dedicata a ricordare tutti dei suoi diritti nell’area economica europea, i quali rimarranno attivi secondo quanto concordato con la Commissione Europea. Questa parte nel comunicato recita:
È importante notare che gli obblighi di Microsoft di fornire diritti di streaming cloud nello Spazio economico europeo rimangono in vigore, in piena conformità con gli impegni assunti da Microsoft nei confronti della Commissione europea. L’accordo con Ubisoft è stato strutturato in modo tale da consentire a Microsoft di acquisire i diritti necessari per onorare pienamente gli obblighi legali assunti nei confronti della Commissione Europea, nonché gli obblighi contrattuali esistenti nei confronti di altri fornitori di streaming di giochi in cloud, tra cui Nvidia, Boosteroid, Ubitus e Nware.
Microsoft sta collaborando strettamente con la Commissione Europea per sostenere la valutazione dell’accordo da parte di quest’ultima e la conferma che gli impegni rimangono inalterati.
Nonostante ci sia fiducia sulla possibilità che il nuovo accordo, secondo Microsoft, possa essere messo in atto entro i 90 giorni dalla data di scadenza dell’affare, c’è da prendere in considerazione un nuovo rallentamento a causa proprio della Commissione Europea. Sembrerebbero infatti in corso delle nuove valutazioni sulla necessità di dover effettuare una nuova procedura di controllo sull’operazione, cosa che se si dovesse decidere di avviarla, rallenterebbe l’affare ulteriormente, mettendo a rischio la possibilità di arrivare a conclusione entro ottobre.
Tuttavia si tratta di un’ipotesi alquanto improbabile, in quanto negli accordi con la Commissione Europea veniva ben specificata la presenza dei giochi più popolari targati Activision Blizzard anche su altri servizi di streaming e Cloud gaming, con il nuovo accordo che dovrebbe rientrare perfettamente nei parametri. Resta comunque la necessità di fare un nuovo controllo approfondito da parte dell’organo europeo, per il quale seguiranno aggiornamenti nel caso emergano nuove problematiche e nuovi dettagli.