Ieri è finalmente entrata in vigore la nuova legge anti-pirateria (detta anche legge anti-pezzotto), che era stata approvata dal Senato quasi un mese fa. Come già rivelato dal Governo, l’obiettivo di questa legge è quella di contrastare lo streaming illegale di contenuti multimediali, e darà all’AGCOM più potere per applicare ingiunzioni dinamiche e bloccare gli indirizzi IP di siti che diffondono illegalmente eventi sportivi e film in soli 30 minuti.
A fine luglio il commissario dell’Authority Massimiliano Capitanio ha dichiarato che grazie alla nuova legge, l’AGCOM assumerà una posizione d’avanguardia nella lotta alla pirateria, almeno per quanto riguarda il continente europeo. Chi organizzerà questo tipo di streaming illegale potrebbe ricevere una pena di 3 anni di reclusione in carcere, mentre chi usufruirà di questi streaming come spettatore dovrà pagare una multa di ben 5000 euro.
Ieri l’entrata in vigore della legge è stata commentata da DAZN, la principale piattaforma di streaming sportivo in Italia. Nella sua dichiarazione ha parlato dell’importanza di questa legge e ha sottolineato anche il contributo che ha dato al Governo per la sua lavorazione.
La dichiarazione di DAZN sulla nuova legge anti-pirateria
“Negli ultimi mesi della scorsa stagione calcistica DAZN ha lavorato costantemente in coordinamento con le Autorità competenti, riuscendo a determinare un blocco per almeno 80 siti pirata che hanno trasmesso illegalmente sul territorio italiano le diverse partite di Serie A TIM in violazione dei diritti e che sono stati chiusi grazie all’intervento dell’AGCOM.
Sulla base di questa decisione DAZN ha avviato delle azioni di risarcimento danni per il momento su 26 siti, che entro fine settembre diventeranno circa 50. Siamo certi che queste azioni contribuiranno a sensibilizzare in maniera significativa sull’importanza della lotta alla pirateria, permettendo di vedere riconosciute formalmente le perdite aziendali e di sistema, e innescando un effetto di deterrenza.
Come è emerso dall’indagine di FAPAV/Ipsos, a oggi la percentuale delle persone che si trovano i siti oscurati è ancora troppo bassa, che corrisponde al 17% dei pirati. In virtù di questo, si comprende pienamente l’importanza di questo nuovo quadro normativo e regolamentare che fa dell’Italia un paese all’avanguardia”.
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Fonte: HDBlog.it.