Barbie, la pellicola di Greta Gerwig, è senza ombra di dubbio il fenomeno del momento con milioni e milioni di biglietti venduti tutto il mondo e macinando record su record. L’incredibile successo al botteghino, sia domestico che internazionale, del film con protagonista Margot Robbie è ancor più peculiare se lo si contestualizza all’interno della stagione estiva la quale, storicamente, è sempre stata il periodo “di magra” del settore.
Considerando come la Gerwig abbia rivelato nelle scorse settimane che il lungometraggio da lei diretto sia stato prodotto con un budget attorno ai $100.000.000, il fatto che Barbie abbia ampiamente superato i $500.000.000 di incasso nella sua prima settimana di proiezione sul grande schermo lo rende a tutti gli effetti uno dei film più redditizi del post-pandemia, con proiezioni stimate che prevedono la pellicola dell’icona delle bambole superare il miliardo di dollari già entro la metà di Agosto.
Un successo del genere può avere diverse motivazioni e spiegazioni, ma il fatto che Barbie sia stata in grado sia di attirare i più piccini che gli adulti più nostalgici è un chiaro indizio di come le IP di casa Mattel siano state in grado di cementificarsi nell’immaginario comune e nella cultura generale.
L’azienda stessa, difatti, dopo il suo più recente blockbuster, sta seriamente pensando ad entrare a piedi uniti nell’industria cinematografica per capitalizzare su altri suoi franchise dal potenziale non indifferente.
I piani della Mattel dopo Barbie
Come detto poc’anzi, dopo il boom di Barbie la Mattel ha intenzione di diventare protagonista nel settore cinematografico.
Come riportato da Variety, tuttavia, la strada da percorrere è già tracciata da ben prima che il fenomeno mediatico della Gerwig vedesse la luce.
Nel 2018, infatti, ai vertici dell’azienda è approdato un nuovo CEO, Ynon Kreiz, il quale sin dalla sua investitura ha messo in chiaro il suo progetto: una visione per trasformare la storica azienda di giocattoli in una macchina basata sulle sue IP più iconice, creando essenzialmente un universo cinematografico Mattel.
Con dozzine di giocattoli per bambini nella loro lista di film, 14 proprietà Mattel sono già in fase di sviluppo attivo, tra cui “Barney”, “UNO”, “Polly Pocket”, “Thomas and Friends” e “American Girl”.
Naturalmente, la porta è spalancata anche per i sequel di Barbie. A tal proposito la regista Greta Gerwig ha smentito la faccenda, sostenendo di aver già dato tutto al franchise della bionda. Ma dopo che la pellicola rosa e fucsia con protagonista Margot Robbie ha incassato le cifre a cui stiamo assistendo, è una scommessa sicura che Mattel e Warner Bros. vorranno cercare di spingere su un altro successo garantito.
Quando il progetto Barbie prese forma, non siamo partiti con l’intenzione di dire: “Va bene, pensiamo già al film due e tre”. L’importante era produrre con minuziosità il primo e renderlo un successo. Se ci fossimo riusciti, le opportunità si sarebbero aperte molto rapidamente, una volta stabilito che il primo film è una rappresentazione di successo di un franchise sul grande schermo.
I film di successo aprono le porte ad altri film di successo ed il nostro intento è quello di creare un franchise cinematografico.
Ynon Kreiz per Variety
Tra i suddetti progetti che andrebbero a comporre il “cinematic universe” iniziato con Barbie avremmo:
- Barney
- Polly Pocket
- Hot Wheels
- Rock ‘Em Sock ‘Em Robots
- American Girl
- Magic 8 Ball
- Masters of the Universe
- Major Matt Mason
- UNO
- Wishbone
- Matchbox
- Tomas & Friends
- View Master
- Christmas Balloon
Considerando che alcuni di questi progetti sono già in pre-produzione, è ora più che mai il caso di prepararsi ad un decennio pieno di titoli targati Mattel. Che essi si rivelino dei successi o dei flop, ciononostante, sarà tutto da vedere.