Un grosso banco di circa 100 esemplari di Globicefali, più comunemente chiamate Balene Pilota, si è arenato lo scorso 25 Luglio 2023 sulla costa sud-ovest dell’Australia. La loro presenza era stata avvistata qualche ora prima e i loro movimenti in acqua erano in costante monitoraggio da parte del Dipartimento di Biodiversità, Conservazione e Attrazioni, il quale ha potuto scattare delle foto e registrare video al fine di documentare l’accaduto.
Tuttavia la totalità di questi esemplari ha finito per arenarsi autonomamente sulla spiaggia di Cheynes, ad est rispetto ad Albany, nella parte più ad ovest dell’Australia. Le autorità sono intervenute nel tentativo di salvarli, nonostante, nell’arco di 18 ore, 52 dei 97 esemplari totali non è riuscito a sopravvivere alla notte. Peter Hartley, uno dei responsabili del dipartimento, ha dunque cercato di riunire più aiuti possibili per salvare le 45 balene rimanenti, ottimista sulla buona riuscita dell’operazione.
Nonostante gli sforzi messi in atto da più di 100 agenti di controllo della fauna e da oltre 250 volontari muniti di apposite tute per proteggersi dal freddo invernale dell’emisfero meridionale e dalla tempesta che li ha colpiti provocando anche 2 casi di ipotermia, le rimanenti balene continuavano a ritornare verso le acque basse e ad arenarsi di nuovo, come dichiarato dal Western Australia Parks and Wildlife Service, motivo per il quale sono stati costretti a sopprimerli.
Una decisione pesante per i responsabili in Australia
Il servizio responsabili della fauna dell’Australia occidentale ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno potuto offrire il loro aiuto in questa difficile situazione, ma a malincuore è arrivata la triste decisione di sopprimere le 45 balene rimanenti per evitare di farle soffrire ancora più a lungo. Hanno dichiarato che si è trattato di una decisione davvero difficile per tutti, ma volta a mettere davanti a tutto la fine delle sofferenze degli animali.
In particolare Peter Hartley ha dichiarato di aver preso una delle decisioni più difficili dei suoi 34 anni di controllo della fauna, per la quale è stato fatto tutto il possibile al fine di evitarla. In una situazione così scomoda anche per le intemperie e dove il comportamento delle balene risulta ancora incomprensibile, le valutazioni fatte sono state analizzate a lungo prima di procedere con l’eutanasia dei cetacei rimasti ancora in vita. D’obbligo sono stati inoltre i ringraziamenti ai veterinari che hanno assistito e che lo hanno convinto a prendere questa decisione.
Ora le balene verranno seppellite in una zona apposita, ma non prima di aver raccolto alcuni campioni dalle carcasse degli animali per ulteriori analisi e per comprendere meglio il loro comportamento e cosa li ha spinti ad arenarsi. In tutto il mondo gli scienziati sono ora interessati a ricevere i video registrati con i droni, per imparare di più sulla loro genetica e sui loro tratti, in particolar modo quelli che li portano ad avere delle relazioni così complesse con gli altri esemplari, così da riuscire a capire ed eventualmente a frenare determinati comportamenti che solo nell’ultimo anno ha portato alla morte di oltre 1.000 esemplari in tutto il mondo.
Fonte: Time