L’Entertainment Software Rating Board (ESRB), l’agenzia di classificazione dei videogiochi in Nord America, che detta lo standard di riferimento per la classificazione dei videogiochi sta progettando di utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale per verificare l’età degli utenti, in maniera simile a quanto fatto in passato dal gigante cinese dei videogiochi Tencent che insieme al governo cinese ha introdotto il riconoscimento facciale per accedere ai videogiochi di notte. L’ESRB ha presentato una proposta alla Federal Trade Commission (FTC) per approvare un nuovo “meccanismo di consenso genitoriale verificabile” chiamato Privacy-Protective Facial Age Estimation.
Nel dettaglio, il genitore scatta un selfie, aiutato da un “modulo di acquisizione automatica del volto“, che viene poi analizzato dal sistema per confermare che si tratta del volto di un adulto, che può quindi concedere le autorizzazioni richieste. L’intero processo di verifica richiede meno di un secondo “in media”, e le immagini vengono permanentemente cancellate dopo che la verifica è completata, e prevediamo già un orda di ragazzini con barbe e baffi finiti per approdare sul prossimo GTA.
ESRB, il riconoscimento facciale è notoriamente poco accurato ed in alcuni casi discriminatorio
Una delle preoccupazioni sollevate riguarda l’accuratezza del sistema, dato che la tecnologia di riconoscimento facciale è nota per la sua tendenza, specialmente con sistemi meno elengati del FaceID di Apple, allo sbagliare nel determinare la natura di un soggetto analizzato, lasciando spesse volte spazio a una involontaria discriminazione a danno di alcune fasce di utenti.
Uno studio condotto negli Stati Uniti, pubblicato da Amnesty International, ha rilevato che le persone di origine asiatica e afroamericana erano fino a 100 volte più propense a essere identificate in modo errato dai sistemi di riconoscimento facciale rispetto alle persone bianche. L’ESRB ha però respinto le preoccupazioni riguardo all’equità del sistema, affermando che “la differenza nei tassi di rifiuto tra genere e tonalità della pelle è molto piccola”.
La proposta dell’ESRB per il riconoscimento dell’eta dei videogiocatori non si pone come sostituto dei sistemi attuali, ma come “un metodo di verifica opzionale aggiuntivo“. Tuttavia, nonostante l’assicurazione che le foto caricate saranno cancellate dopo l’uso, le preoccupazioni relative alla privacy persistono, con critiche che vedono questa iniziativa come un’invasione della privacy.
La questione è venuta a galla non per ammissione oppure dichiarazione da parte di ESRB riguardo il progetto, ma come rivela GamesIndustry perché la FTC ha iniziato a richiedere in America un feedback sulla questione ai diretti interessati, i videogiocatori.