Netflix è uno dei servizi streaming di maggiore successo, uno dei primi (se non il primo) a essere diventato così diffuso nella nostra quotidianità. Lanciata nel 2007 negli USA, In Italia la piattaforma streaming è arrivata nel 2015 e da allora è diventata un punto di riferimento per i fruitori di film e serie TV. Sono diversi i motivi dietro questo successo: uno di essi era la condivisione delle password.
La piattaforme di fatto non ha mai consentito la condivisione dell’abbonamento tra più persone; allo stesso tempo, però, non l’ha mai contrastata. Anzi: in un tweet del 2017 diventato virale, Netflix sembrava quasi favorire la condivisione degli account (“Love is sharing a password”). Le cose però sono cambiate negli ultimi 2 anni: dopo una fase di test in America Latina, la piattaforma streaming ha deciso di bloccare la condivisione delle password.
Questa nuova policy è iniziata nel corso del 2023 e ha raggiunto anche l’Italia nel mese di maggio. Gli utenti sono stati informati della fine della condivisione delle password, e della necessità di pagare per ogni utente in più. Una mossa del genere ci si aspetterebbe che possa portare a una fuga di abbonamenti dalla piattaforma streaming. Invece, al contrario delle aspettative, Netflix da quando ha annunciato la fine del “password sharing” ha visto un notevole aumento di abbonamenti.
Gli abbonati in aumento in quel di Netflix
Nella giornata di ieri Netflix ha rivelato agli investitori i dati per il secondo quadrimestre del 2023 (Q2 2023), conclusosi il 30 giugno. Un periodo che ha visto la fine del “password sharing” in quasi tutti i principali mercati: da quello italiano a quello USA, dal Canada fino alla Spagna. Vista questa nuova policy e vista la contrazione generale del mercato streaming, gli analisti avevano previsto un aumento molto contenuto degli abbonamenti: erano stimati “solo” 1.76 milioni di abbonati in più.
Invece i dati hanno superato le stime: nel Q2 2023 Netflix ha visto 5.89 milioni di abbonati, passando da 232.2 a 238.39 milioni di utenti iscritti. Si tratta di un notevole incremento, tenendo conto che un anno fa il Q2 2022 aveva visto un -1.0 milioni di abbonamenti. Come sottolinea “Variety”, l’azienda non ha specificato se tale creduta sia dipesa dalla fine della condivisione delle password, né se la crescita è dipesa da utenti che hanno iniziato a pagare da soli l’abbinamento. Sta di fatto che Netflix si aspetta una crescita simile anche nel terzo quadrimestre del 2023.
Non ci sono i singoli dati per il nostro Paese, piuttosto quelli del nostro continente. Conteggiate insieme, l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente hanno visto un aumento di 2.56 milioni di abbonati nel Q2 2023. È evidente che sul breve termine la fine del “password sharing” ha ripagato Netflix, o comunque non l’ha danneggiata. Vedremo se sul lungo termine la piattaforma streaming avrà avuto ragione oppure no nel fermare la condivisione delle password.
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