Jujutsu Kaisen è senza ombra di dubbio uno dei franchise nipponici di maggior successo dell’ultimo decennio, con milioni e milioni di fan in tutto il mondo.
Con l’approdo della seconda stagione, l’opera partorita dalla mente e dalla penna di Gege Akutami sulle pagine di Weekly Shonen Jump di casa Shueisha è ritornata prepotentemente in cima alle ricerche e ai trend online.
Ora che l’AI Art si sta diffondendo a macchia d’olio, vi sono centinaia di illustrazioni delle più disparate opere che vengono postate sui vari social ogni singolo giorno; alcune rimarcano gli ancora evidenti limiti che le intelligenze artificiali si portano appresso, ma in altri casi (se usate con metodo) sono metodi simpatici per aiutare a diffondere la popolarità di un prodotto.
Questo è il caso, per esempio, di questa serie di illustrazioni di Nobara Kugisaki di Jujutsu Kaisen. L’AI è riuscita a generare delle immagini che mostrano come sarebbe la ragazza principale del franchise se fosse una persona vera, mantenendo al contempo una stilizzazione tipica del mondo degli anime.
Le illustrazioni non appaiono né troppo forzate nel tentare di ottenere fotorealismo, né sballate in termini di proporzioni e dettagli e seguono fedelmente il character design di Jujutsu Kaisen.
In queste immagini Nobara sembra semplicemente un personaggio disegnato ad hoc con l’intento di mostrare come apparirebbe nel mondo reale.
Nobara di Jujutsu Kaisen in versione AI
Il processo utilizzato dall’intelligenza artificiale per creare queste straordinarie illustrazioni realistiche si basa su tecniche di imaging avanzate. Utilizzando l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale, il sistema ha analizzato un gran numero di riferimenti visivi di Nobara Kugisaki, tra cui immagini,
animazioni e scene dell’anime.
Attraverso queste informazioni, l’IA è stata in grado di catturare i dettagli precisi dell’aspetto del personaggio e ha applicato le sue conoscenze per ricrearlo in modo sorprendentemente realistico.
Con questa innovazione tecnologica si apre un nuovo orizzonte per la rappresentazione artistica e visiva dei personaggi degli anime.
La questione dell’AI Art è senza dubbio spinosa; da un lato c’è chi l’aborra a prescindere a causa delle controversie legate ai diritti d’autore e per l’invasività intrinseca, altri invece le vedono come uno dei tanti progressi tecnologici ai quali l’umanità dovrà abituarsi e, anzi, dovrà imparare a sfruttare al meglio.
Non a caso, vi sono già frangenti, anche nell’animazione giapponese stessa, dove le AI vengono utilizzate per coadiuvare il processo produttivo, come nel caso di Wit Studio.
