Dopo due settimane dal precedente è uscito come al solito il consueto capitolo di One Punch Man che, esattamente come i precedenti, si presenta sin dalle prime pagine come un capitolo di transizione finalizzato ancora una volta a costruire più contesto possibile in precision del nuovo arco narrativo.
La fine del lunghissimo arco di Garou e del ben più breve ma fondamentale arco delle Sorelle Esper ha sconvolto gli equilibri all’interno dell’opera, perciò va da sé che Yusuke Murata e ONE si stiano prendendo diversi capitoli per ricreare le basi del mondo di One Punch Man, demolite dai recenti sconvolgimenti.
Il soggetto della discussione della prima metà del capitolo è Sweet Mask. Diversi eroi di Classe S si dicono preoccupati del suo comportamento, affermando di aver visto un’immensa furia omicida e sete di sangue nel suo stile di combattimento e che guardandolo sembra di vedere “un mostro privo del cuore di un essere umano”. Tuttavia aggiungono di essere fiduciosi nel fatto che un giorno ricorderanno questi eventi con un sorriso sulle labbra, consci del fatto di avergli impedito di diventare un mostro in tutto e per tutto.
Nelle pagine successive ci viene inoltre confermato ciò che sembrava già più che plausibile alla fine dell’arco di Garou: Bang si è ritirato, lasciando con effetto immediato il suo titolo di eroe per dedicarsi interamente ad allenare l’ex allievo. Scopriamo, inoltre, che Atomic Samurai è diventato un eroe proprio in virtù del suo desiderio di competere con Bang, ma che nonostante la scomparsa dalle scene dell’anziano eroe non intende comunque ritirarsi perché, afferma, ha trovato dei nuovi obiettivi.
L’attenzione di Atomic Samurai si è inoltre spostata da Bang a King, che viene definito dall’eroe “un uomo dal potere imperscrutabile”.
Il capitolo 188 di One Punch Man si chiude proprio con l’incontro del tutto casuale tra Atomic Samurai e King. I due si trovavano entrambi nello stesso locale, e notando la presenza di quest’ultimo il Samurai gli si avvicina, affermando di voler parlare con “l’uomo più forte della Terra”.
