Chi vive a Roma è ben cosciente dei grandi problemi che attanagliano la città, e che sono in verità piuttosto diffusi anche nelle altre grandi realtà cittadine italiane. Il traffico, lo smog, l’immondizia, i mezzi pubblici poco efficienti, la sosta selvaggia e al contempo la mancanza di parcheggio: si tratta di difficoltà quotidiane che tutti gli abitanti delle principali città italiane devono affrontare dalla mattina alla sera.
A Roma, però, spesso i problemi vengono risolti in maniera differente, per non dire particolare. L’anno scorso avevamo parlato della bizzarra situazione dei turisti giapponesi che si erano messi a ripulire le strade della città eterna, ovviando al grande cruccio dei rifiuti che da sempre piaga la città specialmente d’estate. Quest’anno, invece, qualcuno ha deciso di risolvere a modo suo il problema della sosta selvaggia.
Sebbene il Sindaco Gualtieri abbia già manifestato l’intenzione di schierare la Polizia in ogni dove pur di far fronte a questo problema, in alcuni quartieri e strade le cose sembrano restare impunite e invariate. Ed è dove non arrivano le multe che arriva “Free Park”: così si firma il misterioso individuo che scrive con una bomboletta spray sulle vetture posteggiate dove non dovrebbero essere, e che sta attirando la curiosità di molti in tutta la capitale.
Chi è Free Park?
Non sappiamo ancora nulla della possibile identità di questo individuo, se non che ha già colpito diverse volte. Su Facebook in particolare, nelle ultime settimane, stanno crescendo le testimonianze fotografiche del suo operato. Le sue attività sembrano concentrarsi nella zona del Tuscolano, Porta Furba e al Quadraro.
Le sue gesta sono divenute note sul web grazie alla pagina Welcome to Favelas, che lo scorso mese ha prontamente condiviso le immagini di un Suv bianco e una Toyota C-HR blu corredate dalla scritta “Free Park”. Le due immagini lasciano teorizzare che le gesta siano riconducibili alla stessa persona, e le auto in doppia fila o nei parcheggi non regolari sembrano essere le sue vittime predilette. A volte però l’individuo sbaglia nel lasciare la sua firma con la vernice nera, saltando una E.
Sui social, molti hanno preso con ilarità ed entusiasmo il suo operato, ma sono tanti anche coloro che disapprovano fortemente il suo comportamento. Chi parcheggia sulle strisce pedonali, sui marciapiedi o in altri punti simili, ora avrà qualcun altro da temere oltre all’eventuale multa della polizia, che nel frattempo ha aperto le indagini nel tentativo di risalire all’identità dell’individuo.
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