La serie di Pokémon ha, tra i suoi tanti primati, anche quello di disporre del glitch più famoso del mondo dei videogiochi: MissingNO. Questo pseudo mostriciattolo, disponibile in tante “versioni”, era catturabile in diversi modi sui primissimi giochi della serie e permetteva di “imbrogliare” e rompere il gioco in vari modi.
Un utente di Reddit ha scoperto un piccolo glitch grafico, presente nei capitoli Scarlatto e Violetto, che ha ricordato a molti i MissingNO a causa della sua struttura confusionaria e ricca di pixel colorati. Ovviamente non fa certo da testimone della possibile presenza di un pokéglitch nel gioco, ma può far sorridere nostalgicamente i fan di vecchia data.
Un glitch che strizza l’occhio al passato della serie di Pokémon
Il glitch grafico è stato riportato sul subreddit di Pokémon Scarlet & Violet dall’utente Reddit Niickyboops ed altro non è che un errato caricamento del modello di un mostriciattolo che fa apparire il suo mantello come ricoperto di chiazze… pixelate!
Queste chiazze hanno ricordato ad alcuni utenti uno degli sprite più celebri del pokéglitch (diciamo uno dei tanti perché lo pseudo-mostriciattolo ne aveva ben 5 forme). Altri utenti, goliardicamente, lo hanno definito “decisamente in linea con il Pride”. Sicuramente inaspettato ma, per fortuna dell’utente, un errore del tutto ininfluente all’interno del gioco stesso.
Un glitch inquietante ed affascinante
I giochi della prima generazione dei titoli Gamefreak, complice anche la console sulla quale giravano, non erano purtroppo esenti da bug e glitch grafici e non solo: molti di voi ricorderanno il glitch che permetteva di ottenere un Gengar al livello 100 nei primi percorsi di gioco o del famosissimo glitch di Mew.
MissingNO ha certamente un ruolo di rilievo data la natura inquietante della sua stessa apparizione: distorsione delle grafiche di battaglia, della musica di gioco e, successivamente alla sua cattura, distorsioni della partita stessa: png che spawneranno in maniera casuale su tutto lo schermo, distorsione di elementi fondamentali come gli sprite di battaglia o, addirittura, dell’animazione della Sala d’Onore.
Quando pensiamo ai glitch che hanno fatto la storia, insomma, citare i titoli Gameboy di prima generazione dei Pocket Monsters diventa una necessità: rivedere questo tipo di imperfezioni anche nei capitoli più recenti della serie non può che provocare in noi uno strano ed indescrivibile senso di nostalgia.