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Pagamenti elettronici, POS obbligatorio anche per i tabaccai 

Novità sull’obbligo dei Pos per i tabaccai, infatti le sigarette e i prodotti dei Monopoli non sono più esenti dai pagamenti elettronici. A stabilirlo una decisione dell’Agenzia delle Dogane che ha modificato un provvedimento dello scorso ottobre che esonerava i tabaccai dall’obbligo di accettare i pagamenti elettronici. 

Chi, dunque, vorrà pagare le sigarette, i valori bollati e i francobolli con carta e bancomat sarà libero di farlo, come già accade per tutti i prodotti e servizi: la legge attualmente in vigore, infatti, prevede l’obbligo di accettare pagamenti elettronici, indipendentemente dall’importo, per tutti i commercianti. Non solo, da giugno 2022, i negozianti che rifiutano i pagamenti elettronici rischiano una sanzione di 30 euro a cui si aggiunge un importo pari al 4% del valore della transazione.  

Per la Federazione Italiana Tabaccai, la motivazione della precedente esclusione è che le tabaccherie non sono un semplice esercizio commerciale ma concessionarie dello Stato sul territorio, quindi così si giustifica la deroga di accettare il pagamento con il Pos. Non solo, secondo i tabaccai, nel loro caso specifico la finalità antielusione che giustifica la legge, è superflua e il margine di guadagno così basso da essere del tutto incompatibile con i costi connessi all’accettazione della moneta elettronica.  

POS

La scusa sui costi di commissione è vecchia e superata e poter pagare tutti i beni e servizi (anche le sigarette) con carte e bancomat è un diritto dei consumatori. Ed è per questo che l’ultima decisione dell’Agenzia delle Dogane rappresenta un passo avanti verso la modernità. 

Cosa fare se non accettano il bancomat? 

Nonostante la legge stabilisca l’obbligo del Pos per i tabaccai (e tutti gli altri esercizi commerciali) capita spesso che i consumatori si vedano negato questo diritto. Cosa fare, dunque, se non accettano il bancomat? È questa la domanda più frequente che i consumatori rivolgono sul tema. In generale il consumatore può chiamare la Guardia di Finanza denunciando quello che è a tutti gli effetti un illecito. 

Ovviamente, ci si augura che non ci sia bisogno di impegnare le forze di polizia nel vigilare sul rispetto di un obbligo che, in fin dei conti, può tradursi in una opportunità anche per le imprese, con transazioni più sicure e minori costi di gestione della cassa. 

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Fonte: HDblog.it

Leggi anche: DIETROFRONT SUL POS: NIENTE SOGLIA DI 60€ E RIMANE L’OBBLIGO PER I COMMERCIANTI

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Serena Ingenito

Serena Ingenito

student of oriental languages ​​and civilizations - in love with anime, manga and video games - spiritual traveller

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