Nintendo ha dimostrato in numerose occasioni di avere tolleranza zero verso la pirateria dei suoi prodotti e anche oggi ce ne fornisce una prova assai tangibile. Un’avversione storica che non si è limitata solo alle cause in tribunale ha colpito e affondato anche r/NewYuzuPiracy, storico subreddit specializzato proprio nella modifica e nell’installazione di ROM di proprietà di Nintendo.
Il subreddit aveva riunito, in 3 anni di attività, più di 60’000 utenti, generando centinaia di discussioni e post sulla pirateria dei più amati titoli della grande N: sembrerebbe che il polverone creatosi attorno alla rom di The Legend of Zelda: tears of the Kingdom abbia portato ad un tale successo da parte del subreddit, che in un mese ha quasi raddoppiato il numero di utenti al suo interno, sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“L’arrembaggio è fallito! ripeto, arrembaggio è fallito!”
La situazione generatosi attorno al lancio di Zelda: Tears of the Kingdom è stata davvero unica nella storia videoludica, tanto che la stessa azienda giapponese ha commesso dei colossali errori in fatto di censura proprio a causa dell’incredibile quantità di materiale che, a settimane dall’uscita ufficiale del titolo, trapelava copiosamente.
Non stupisce, insomma, che Nintendo abbia deciso di usare una volta per tutte il pugno di ferro: si è schierata contro l’emulatore Dolphin, impedendone il rilascio sulla piattaforma di Valve Steam, e non stiamo nemmeno parlando di un emulatore della Nintendo Switch, ma di Wii e GameCube, due console ormai fuori produzione. Yuzu, l’emulatore per eccellenza di Switch, sembra avere ormai i giorni contati.
Gli anti-piracy screen sono ancora dei semplici meme?
Curioso notare come, negli anni, l’avversione di Nintendo verso la pirateria abbia assunto le caratteristiche di un vero e proprio fenomeno di rete. L’esempio più eclatante, in tal senso, sta nei numerosissimi video “Anti-Piracy Screen”. Questi video mostrano versioni fittizie, generate dalla fantasia del content creator, di schermate contro la pirateria.
Normalmente un video inizia come un normale gameplay ma, a un certo punto, la nostra partita (rigorosamente su console e gioco di proprietà della grande N) viene interrotta: Nintendo sa cosa stai facendo, e non gli va giù. Solitamente il gioco decide di punire in modo piuttosto crudele il giocatore: imprigionandolo, portandolo a morte certa o addirittura si viene insultati dal gioco stesso, come accade in questo video dedicato alla serie di Animal Crossing.
Quello che sembra un fenomeno a metà tra la sarcastica presa in giro, l’intenzione di sensibilizzare il pubblico e la critica velata alle rigide norme dell’azienda di Kyoto potrebbe non essere più così distante dalla realtà delle cose. Ci basti pensare alle terribili conseguenze del processo all’hacker Gary Bowser per farsi venire voglia di disinstallare qualunque emulatore dai nostri dispositivi.