Silvio Berlusconi è morto: la notizia è circolata pochi minuti fa, battuta dalle prime agenzie di stampa come l’Ansa e da quotidiani come il “Corriere della Sera”. In pochi minuti la notizia è stata confermata e ora sta facendo il giro di tutto il mondo, con anche le testate estere che la stanno mettendo in prima pagina.
Lo scorso 10 giugno Silvio Berlusconi era stato ricoverato all’ospedale San Raffaele per degli “accertamente programmati in relazione alla nota patologia ematologica”. In precedenza, il leader politico era stato ricoverato in ospedale per 45 giorni, per curare un’infezione polmonare: una problematica sorta per una leucemia mielomonocitica cronica, diagnostica a Berlusconi da due anni.
Nelle ultime ore al San Raffaele erano accorsi i figli del leader politico, ed era per l’appunto circolata la notizia delle sue condizioni critiche. Silvio Berlusconi sarebbe morto nella mattinata di oggi 12 giugno.
Silvio Berlusconi, tra Mediaset e il cambiamento della televisione italiana
L’eredità di Silvio Berlusconi non è solo politica, ma anche mass mediatica. Classe 1936, il futuro leader politico negli anni Settanta entrò nel settore delle televisioni private, dopo la sentenza del 1976 della Corte costituzionale che liberalizzò le trasmissioni TV in Italia.
Berlusconi con Fininvest rilevò dapprima Telemilano, cambiandone il nome in Canale 5 nel 1979; poi, nei primi anni Ottanta, acquistò Italia 1 (1982) e Rete 4 (1984). Nel 1993 nacque la società Mediaset come la conosciamo oggi, con il suo centro produttivo a Cologno Monzese. L’anno successivo Silvio Berlusconi “scese in campo”, con il famoso discorso trasmesso in TV del 26 gennaio 1994.
Al di là delle idee politiche, Berlusconi e il suo impegno nelle televisioni private hanno innegabilmente cambiato il panorama dei mass media in Italia. Una nuova TV è arrivata nelle case degli italiana a partire dagli anni Ottanta e la sua “discsa in campo” costituì un modo inedito per utilizzare il mezzo televisivo.
Negli ultimi mesi Berlusconi non aveva lasciato il suo impegno politico e, anzi, non aveva mancato di provare i nuovi mass media contemporanei aprendo un profilo su TikTok. Umanamente non possiamo che stringerci intorno alla famiglia di Silvio Berlusconi e a tutte le persone a lui care.