Quel personaggio caratterizzato da un’ombra tanto curiosa quanto misteriosa, mostrato per la prima volta in One Piece ben cinque anni fa, in questo momento potrebbe essere sul punto di rivelarsi in modo sempre più esplicito ai lettori dell’opera di Oda.
Nel corso degli ultimi tre capitoli, Oda ha spiegato e svelato diversi aspetti del Governo Mondiale e dei suoi principali componenti, prima parlando dei Cavalieri Sacri e poi mostrandoci in via del tutto ufficiale più di un aspetto mai visto dei Gorosei e di Imu stesso.
La loro presentazione ci ha fornito il nome non solo delle varie famiglie che facevano parte dei 20 fondatori del Governo Mondiale, ma anche quello a cui potrebbe benissimo appartenere Imu stesso. Nel capitolo 1086, Ivankov solleva la questione della famiglia “Nerona”, e di come questo nome adesso potrebbe essere più rilevante che mai.
Cos’è davvero la famiglia Nerona
Il capitolo 1086 ci conferma diverse cose grazie alla discussione tra Dragon, Sabo e Ivankov. Quest’ultimo in particolare ha fornito dei dettagli cruciali che possono indicare la reale identità di Imu, spiegando come in passato qualcuno dovrebbe essere riuscito ad ottenere l’immortalità grazie ad un’abilità leggendaria e vociferata da tempo.
Inoltre, sempre a detta di Ivankov il nome “Imu” sarebbe stato usato da uno dei primi 20 fondatori del Governo Mondiale, appartenente alla famiglia di draghi celesti denominata “Nerona”. La possibilità che Imu sia il suddetto monarca, e che abbia vissuto quindi 800 anni senza mai morire grazie a quell’abilità adesso è estremamente plausibile.
Soffermandoci però sul nome completo, “Nerona Saint Imu”, se letto in giapponese si scopre una verità davvero interessante. I caratteri del nome scritti in katakana, se combinati, formano le parole “Dio” e “Buddha”:
- ネロナ→神 (Ne Ro Na forma il kanji “Kami”, che significa Dio)
- イム→仏 (I Mu forma il kanji di “Hotoke”, che significa Buddha)
Combinati insieme, ovvero 神仏, si ottiene “Shinbutsu”, termine utilizzato per riferirsi comunemente all’insieme di divinità esistenti. Inoltre, sempre i caratteri di Nerona formano un’altra parola, 祐, che significa “salvare” riferendosi in particolare ad un Dio salvatore.
Questa scoperta riguardo il nome di Imu implica l’importanza del sincretismo dello Shinbutsu e quella dello Haibutsu Kishaku, ovvero la rimozione del buddhismo dal Giappone. L’Haibutsu Kishaku è anche volto alla separazione dallo Shinbutsu, ed è nato nel primo anno dell’era Meiji, era che era scritta con i caratteri di “Alba” nel nome; in pratica, era “l’anno dell’alba”.
Nei capitoli recenti si è parlato ulteriormente del significato della D e di come esso fosse legato alla necessità di portare “l’alba del mondo”; possiamo teorizzare allora che il vero nome di Imu, in un modo o nell’altro, sia collegato inevitabilmente anche alla D.
