ChatGPT sembra quasi essere diventato un incubo negli ambienti scolastici. Solamente qualche giorno fa avevamo parlato di quel professore universitario che aveva domandato a ChatGPT se i suoi studenti avessero copiato gli esami, portando parecchi laureandi a essere bocciati a un passo dalla laurea. La cosa denotava sì una certa inettitudine informatica, ma era anche la palese manifestazione dei timori che questa tecnologia comporta in alcune situazioni tra i docenti.
La paura che gli studenti utilizzino il chatbot per i loro compiti c’è, e proprio per casi come questi (ma non solo) sono stati sviluppati altri software che aiutino a determinare se un contenuto sia stato scritto da un’AI. Al momento, però, anche questi programmi non sono accurati al 100%, e spesso finiscono per identificare come generato artificialmente un contenuto in realtà scritto da mani umane.
In alcuni casi, questo errore costa parecchio caro. Questo è quello che è successo a una studentessa statunitense di nome Louise Stivers, laureanda all’ultimo semestre alla University of California i cui compiti sono stati bollati come generati da un’AI da parte del software Turnitin. Ciò l’ha messa in gravi guai con la scuola, portando ad aprire un’indagine su di lei e a crearle alcuni grossi problemi per il futuro.
Le conseguenze dell’errore
La scuola ha dovuto lanciare un’indagine interna sulla questione, e la studentessa ha perso il focus sul suo rendimento scolastico pur di difendersi dall’accusa di aver usato ChatGPT nei suoi compiti. Doveva dimostrare di aver fatto tutto attraverso il proprio lavoro, e i suoi voti hanno cominciato e risentirne a causa dello stress. Questo l’ha messa in difficoltà vista la necessità di mantenere un rendimento alto per iscriversi alla Facoltà di Legge come desiderava.
Turnitin è un software che, al momento dell’accaduto, non era ancora stato ufficialmente ultimato ed era in fase di beta testing. Questo, oltre al fatto che comunque software del genere possano presentare falsi positivi, ha permesso poi alla studentessa di archiviare le accuse nei suoi confronti, malgrado la scuola non si sia comunque mai scusata.
In ogni caso, però, la questione rimarrà archiviata nella sua cronologia scolastica, e non sarà affatto un buon biglietto da visita per lei una volta che tenterà di entrare alla Facoltà di Legge. Tutto questo a causa di un errore da parte del software, che è stato riconosciuto dalla scuola solo fino a un certo punto.
Questa non sarebbe nemmeno la prima volta che accade qualcosa del genere. A quanto pare, poco tempo prima nella stessa università lo studente William Quarterman è stato accusato di aver usato un’intelligenza artificiale nei suoi esami, dopo che il software GPTZero aveva bollato il suo compito come plagiato. Anche lui ha subito un’indagine da parte della scuola, ed è stato proprio lui ad aiutare Louise con la sua esperienza, dimostrandole come affrontare i vari accertamenti della scuola.
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