Ovvero: Quando la troupe non ha mai visto il materiale d’origine
Si è parlato di casting fatti male e di scelte mancate, ma vogliamo parlarvi oggi di adattamenti che sono stati fatti senza alcun criterio rispetto al materiale originale. E non parleremo solo di libri, ma anche di altri media.
Jem e le Holograms
Come possiamo spiegarvi le ragioni per cui questo film è un adattamento fatto con i piedi… Avete presente il cartone Jem, quello dell’87 che andava in onda su Italia 1? Ecco, dimenticatevelo. Prendete i nomi dei personaggi del cartone (solo i nomi), dateli a dei personaggi degni di un film di Disney Channel (un BRUTTO film di Disney Channel, quello che solo dei ragazzini pre-adolescenti guarderebbero), fate una storia talmente telefonata che l’intera trama potrebbe essere scritta da un robot che ha visionato tutti i film musicali degli anni ’90, piazzateci 3 camei di personalità legate alla serie (la voce originale di Jem, la voce cantante di Jem e la creatrice del cartone di Jem) e otterrete questo film.
Ma questo film soffre di due problemi enormi: Il primo è come Jem sale alla ribalta nel film: facendo un video dove si mostra a malapena e suona la chitarra acustica nella sua stanza che viene poi caricato su YouTube diventando virale. Vi sembra ridicolo? Beh, lo è. Ammetto che i cantanti su YouTube che hanno successo esistono, ma che diventano virali e vengono reclutati da una casa discografica nel giro di una notte? Questo è semplicemente impossibile.
E il secondo punto, e questo è ancora più grave, è aver chiesto ai fan di registrare un video dove spiegavano le ragioni per cui amavano il cartone per poi metterle nel film montate in modo che apparissero come dei complimenti al film, nonostante i fan a quel punto non avessero ancora visto il film e nonostante il fatto che in molti video compariva il merchandise riferito AL CARTONE rendendo ovvio il fatto che si riferissero al materiale originale.
Una manovra commerciale degna di Uwe Boll.
L’Ultimo Dominatore dell’Aria
Di questo adattamento ne abbiamo già parlato quando abbiamo stilato la lista dei film con i personaggi che hanno subito un whitewashing, ma ne parleremo più nel dettaglio qui:
Questo adattamento con la regia di M. Night Shyamalan soffre, come è stato già accennato nell’articolo linkato sopra, oltre che di problemi quali una recitazione pessima e falle logiche impossibili da ignorare (i dominatori della Terra in un avvallamento simile ad una vecchia cava? Ma per piacere), anche di un fattore esaustivo non indifferente.
Non si vedono quasi mai le azioni o le emozioni dei personaggi (e non solo per la recitazione), ma solo tonnellate di esposizione di trama che viene gettata allo spettatore. Si tratta di un errore da principianti poiché per rendere il pubblico partecipe della storia bisogna mostrare le vicende e non solo narrarle. L’esempio più lampante si trova nella scena dove Aang viene portato al cospetto di ogni singola sua precedente incarnazione come Avatar e cosa fanno?
Se pensate: “Mostreranno una scena della cerimonia di Aang e la sua fuga.” avete sbagliato: Lo narrano.
Ah, e se siete fan della serie e avete amato personaggi tipo Toph, Katara o Sokka… preparatevi a rimanere delusi:
- Sono assenti (come nel caso di Toph);
- Sono resi malissimo (come nel caso di Katara e sopratutto di Sokka: da spalla comica, ma con una sua personalità e una caratterizzazione che lo rendeva unico ad un personaggio grigio e monotono).
Lorax – Il Guardiano della Foresta
Il divieto della vedova Seuss non ha impedito a Hollywood di ammorbare il lavoro dell’altro dottore dei bambini oltre al pediatra: Il Dr. Theodor Seuss Geisel. Magari da noi non è molto noto, ma in America è famoso ai livelli di Geronimo Stilton qui in Italia. E come faranno questo adattamento? Con i piedi, ovviamente!
Come? A parte la campagna pubblicitaria con il Lorax che pubblicizza macchine e altre multinazionali (perché è questo che uno si aspetta da un’icona dell’ambientalismo: pubblicizzare roba che inquina l’ambiente), il film prende una storia narrabile in 15 minuti circa e la allunga allo sfinimento usando una tecnica degna di un anime dello Studio Pierrot (lo studio che ha fatto l’anime di Naruto, per intenderci): fillers.
Esatto, riempiono molte delle scene con cose inesistenti nel racconto originale. Ma non è l’unica cosa sbagliata del film: canzoni “pop” messe tanto per (c’era bisogno di rendere un’opera di Seuss un musical? Io dico di no), una scelta di casting del doppiaggio tirata con i dadi (Zac Efron e Taylor Swift come ragazzini? Ma proprio no. Ah, non ci provano nemmeno a fare la voce da ragazzini), un cattivo senza scrupoli (perché un difetto? Beh, la storia originale era sul fatto che CHIUNQUE potesse essere un cattivo se prendeva troppo senza accorgersene. Infatti Once-Ler, il protagonista/antagonista del racconto originale, non veniva mai mostrato a figura intera come nell’adattamento, ma solo attraverso guanti e stivali). A tutto questo aggiungiamo personaggi stereotipati e sopratutto il crimine più grave dell’adattamento di questo racconto: dare un epilogo.
In che senso?
Beh, la storia originale finisce con Once-Ler che da il seme al ragazzino dopo aver narrato la storia attraverso un lunghissimo flashback, ma termina qui poiché viene dato un finale aperto che fa riflettere: il ragazzino prenderà la decisione giusta? La storia sarà destinata a ripetersi? Non ci è dato saperlo, ma va benissimo così. In questo adattamento hanno deciso di tirare fuori dal cilindro per il finale inseguimenti degni di un film d’azione, Once-Ler che re-incontra Lorax e la popolazione che pianta l’albero. Cose inesistenti nella storia originale che producono un finale facilone evitabile come l’ennesima fatica di Neri Parenti.
Ae volete vedere una storia sul Lorax fatta bene vi consigliamo la lettura del libro originale o la visione del cartone datato 1972.
Ogni film di Uwe Boll tratto da un videogioco
Mettere Uwe Boll in questa lista è fin troppo facile. Ma visto che si parla di adattamenti fatti con i piedi ci sembrava sbagliato non includere pure uno dei peggiori assassini dell’infanzia di molteplici videogiocatori.
Visto che non siamo riusciti a sceglierne solo uno, abbiamo deciso di raggrupparli tutti in un’unica categoria.
Gli adattamenti in questa categoria sono: In The Name of the King (e seguiti), Far Cry, Postal, House of the Dead, Alone in the Dark e Bloodrayne (e seguiti).
Digimon: Il film
Beh, più che adattamento dovuto a cambi nel materiale d’origine, qui si parla di adattamento in fase di doppiaggio (si, come scusa per inserirlo nella lista è un pochino tirata per i capelli, ma la lista è nostra e decidiamo noi).
Tre film sconnessi l’uno dall’altro, forzati in una trama risicatissima e spacciati per un film unico usando un montaggio degno dell’edizione americana di “C’era una volta in America” di 139 minuti (E se non sapete di cosa parlo, questo video vi potrà dare una mano).
Però in compenso ha un immenso valore nostalgico se l’avete amato da bambini.
Se pensate di conoscere altri film che sono stati malamente adattati fatecelo sapere nei commenti!
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