L’ultimo episodio di Oshi no Ko ha stupito gli spettatori per i temi delicati che ha trattato, che vanno dal cyberbulismo al tentato suicidio, ma al tempo stesso ha ricevuto qualche critica perché le vicende raccontate ricordavano un caso simile accaduto nel 2020 e che ha scosso il Giappone.
L’episodio porta il suo focus sul personaggio Akane Kurokawa, un’attrice che si ritrova a partecipare a un reality chiamato LoveNow assieme al protagonista Aqua e ad altri giovani che hanno una carriera nell’intrattenimento. Akane tenta di essere anche al centro dell’attenzione, in quanto si è ritrovata a essere l’unica del cast ad avere uno screentime davvero risicato. Durante una giornata di riprese la ragazza perde un attimo la sua compostezza e finisce per graffiare accidentalmente la faccia di Yuki, modella che è finita sotto i riflettori dall’inizio dello show.
Nonostante la modella non se la prenda troppo, i suoi fan iniziano a prendere di mira Akane sui social, criticandola. L’atmosfera dell’episodio che diventa sempre più distorta man mano che Akane finisce in uno stato depressivo. A un certo punto Akane arriva anche a tentare il suicidio buttandosi da un ponte, ma per fortuna viene fermata in tempo da Aqua.
La storia di Akane e quella di Hana Kimura
La storia di Akane ha qualche somiglianza con quella della wrestler Hana Kimura nel 2020. Lei partecipò a un programma dal nome Terrace House, un reality dove tre ragazzi e tre ragazze devono convivere sotto lo stesso tetto.
I produttori pressarono la ragazza per farla recitare in un modo più acido, e crearono una situazione in cui i suoi vestiti venivano rovinati da uno dei partecipanti. La produzione volle che lei lo schiaffeggiasse, ma la ragazza si rifiutò di farlo, e si limitò a togliergli il cappello dalla testa. La situazione fece scatenare gli spettatori dello show, che iniziarono a prendere di mira Kimura con commenti negativi. Il continuo tormento portò la ragazza a suicidarsi.
Il caso portò il fenomeno del cyberbullismo al centro dell’attenzione in Giappone, e l’anno scorso il governo giapponese ha promosso delle pene più severe per coloro che commettono atti di questo genere.
La madre della ragazza non ha apprezzato particolarmente l’episodio, e l’ha ampiamente criticato su Twitter. La donna si è scagliata contro la produzione dell’anime per la sua insensibilità nel non aver pensato alla reazione di coloro che volevano bene a sua figlia e del fatto che l’episodio sia stato trasmesso vicino alla data dell’anniversario della sua morte.
Ha espresso anche un giudizio molto negativo sulle aziende, perché avrebbero raccontato la storia per vendere la serie e far parlare di essa. Infine ha chiesto ai fan della figlia di non vedere l’anime.
Alcuni utenti le hanno chiesto poi se fosse stata contatta dallo sceneggiatore del manga originale, Aka Akasaka, o dalla produzione. Lei ha risposto dicendo di non essere stata contattata e di aver appreso della storia dell’episodio dai social e dai messaggi di alcuni utenti.
L’opinione dei fan si è quindi divisa in due: da una parte vuole che la produzione dica qualcosa a riguardo, mentre dall’altra si pensa che Akasaka abbia fatto bene a scrivere una storia del genere e a farla arrivare al grande pubblio.
Oshi no Ko è iniziato in Giappone lo scorso 11 aprile con un primo episodio della durata di un’ora e mezza. In Italia la serie è ancora inedita, mentre il manga originale viene pubblicato da J-Pop.
Fonte: Crazy for Anime Trivia.