Il capitolo 1083 di One Piece è uscito solo di recente, ma è sin da quando sono usciti i primi spoiler che i fan del manga non riescono ad evitare di avere dei dubbi ora più che mai su Shanks il Rosso e la verità che circonda questo personaggio.
Tutto è nato a causa dei 9 Cavalieri, mostrati per la prima volta all’interno del nuovo capitolo. In particolare, a scatenare il tutto sono state le sagome dei suddetti membri, con quella centrale che secondo molti sembra ricordare il noto Yonko ammirato da Luffy.
Andiamo allora a vedere quali sono le teorie più gettonate che portano ad ipotizzare che il Rosso possa avere a che fare con quest’organizzazione, e quali sono gli elementi che le supportano.
Una figura già vista?
Per adesso è difficile ipotizzare chi altro potrebbe far parte dei Cavalieri, e se si tratti di un personaggio noto o meno, ma se ci si basa almeno sulla sagoma centrale molto simile a quella di Shanks, qualcuno ha anche pensato che in realtà quell’individuo potrebbe essere un parente del pirata, forse appartenente alla famiglia Figarland menzionata dai Gorosei.
Inoltre il fatto che la sagoma ricordi Shanks, il fatto che lui sia stato ricevuto dai Gorosei, e le intenzioni che il pirata ha appena mostrato nel voler prendere il One Piece mentre gli altri 8 Cavalieri si trovano ad attaccare gli 8 regni, potrebbero essere alcuni degli elementi che supportano ancora un’altra teoria: Shanks stesso potrebbe essere un Cavaliere.
I Gorosei durante la loro conversazione hanno parlato con Shanks nei primi momenti del Reverie, sostenendo come una persona “del suo rango” non dovesse avere “nulla a che fare con la politica”.
I Cavalieri secondo le parole di Kurouma sono individui che si occupano di mediare con la popolazione di Marijoa e con gli esponenti dei paesi, andando a raccogliere i tributi dovuti al Governo; possiamo dunque dire davvero che essi non abbiano alcun legame con la politica?
Detto ciò, sappiamo ancora molto poco riguardo questi Cavalieri, sia per quanto riguarda il loro ruolo (sono alle dipendenze di qualcuno, o agiscono da soli?) sia ovviamente per quanto concerne la loro identità.
Ricordiamo però che Oda tenda sempre a giocare con i suoi lettori e a dare degli indizi che finiscono con il portarli del tutto fuori strada; è stato facile per noi scoprire la verità su Stussy, nonostante fosse stata mostrata solo attraverso una sagoma, e forse stavolta l’autore ha deciso di renderci la cosa un po’ più complicata.
