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Il presidente Capcom: Street Fighter 6 è pensato per gli e-sports, deve vendere 10 milioni di copie

Durante la sua ultima intervista a Famitsu, il presidente di Capcom Haruhiro Tsujimoto ha raccontato il peculiare approccio da lui studiato per rendere Street Fighter 6 un titolo di grande successo.

Tra le premure di Capcom, oltre all’attenzione per il nuovo giocatore che avevamo notato anche noi, c’è un rinnovato impegno sul fronte e-sports: la prima Capcom Cup vanterà un montepremi di ben 2 milioni di dollari, di cui un milione intero spetterà al primo classificato (un payout senza precedenti in tutti gli e-sport).

Tsujimoto non ha dubbi che queste misure renderanno Street Fighter 6 un blockbuster, capace di vendere almeno 10 milioni di copie in un mercato che storicamente non si è mai dimostrato troppo ricettivo. Perché ne è così sicuro?

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Street Fighter 6 venderà, Tsujimoto ne è certo

La filosofia dietro lo sviluppo di Street Fighter 6 è stata quella di confezionare un gioco emozionante per tutti, rimuovendo le barriere all’entrata… e al proseguimento. Tsujimoto spiega che secondo i suoi dati molti videogiocatori si astengono dall’entrare nel mondo dei picchiaduro perché lo considerano troppo competitivo, un ambiente piacevole solo per i professionisti che con i pugni digitali ci pagano le bollette.

Basandosi su queste ricerche, l’obiettivo di Street Fighter 6 è far capire anche ai videogiocatori più scettici che i picchiaduro possono essere tremendamente divertenti ed emozionanti anche per i più inesperti; ecco quindi il World Tour, una sorta di RPG Open World che pian piano insegna a combattere senza che nemmeno ce ne si renda conto. Dentro questa modalità, che è a tutti gli effetti un’esperienza completa, Capcom ha nascosto dei tutorial propedeutici al classico gameplay Versus, addestrando il giocatore in maniera quasi subdola — un modo molto efficace di imparare facendo.

Street Fighter 6 Chun li wallpaper Fighting fool meaning of strength

Una volta che il giocatore ha capito come funzionano i picchiaduro, può quindi rivolgersi alla modalità Versus, navigando senza troppi problemi nel classico gameplay online 1v1. Ecco quindi che qualcosa di prima incomprensibile risulta ora più chiaro; non perché è stato esageratamente semplificato (una critica spesso mossa all’immensamente popolare Guilty Gear Strive), ma perché le complesse regole sono state illustrate con efficacia.

L’attenzione al novizio, l’aspetto social del Battle Hub, il montepremi da record per gli e-sports; tutto questo ha un costo molto alto per la casa di sviluppo. Tuttavia Tsujimoto non ha esitazioni a considerare questi costi un investimento, ed è fiducioso che Street Fighter 6 porterà a casa un buon ritorno economico. Secondo il presidente di Capcom non è folle aspettarsi 10 milioni di acquisti per Street Fighter 6: il quinto capitolo della serie ha venduto attorno alle 7 milioni di copie, ed i Monster Hunter puntano ormai ai 20 milioni di unità.

Street Fighter 6 World Tour SF6

Dalle closed beta all’anteprima a porte chiuse, noi siamo d’accordo con Tsujimoto. Se c’è un titolo picchiaduro che può far breccia nel mainstream, sembra proprio che sarà Street Fighter 6, in arrivo il 2 giugno su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S, e PC.

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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