Benvenuti! Questa è solo la prima tappa di un lungo viaggio. Insieme ripercorreremo la storia e l’evoluzione dei più famosi brand di telefonia per capire da dove arrivano i prodotti tecnologicamente avanzati che possediamo oggi. Niente schede tecniche, promesso, sappiamo tutti che gli smartphone attuali hanno processori più performanti o fanno foto migliori. Lo scopo di questo viaggio è scoprire le principali innovazioni introdotte dai diversi device e l’influenza che hanno avuto nel panorama tecnologico.
Samsung Galaxy S: storia di un successo globale
Iniziamo con il botto: Samsung, azienda leader nel mercato della tecnologia, nonché una delle prime ad adottare Android. Il suo percorso non è certo stato senza intoppi, ma si sa che ciò che conta è sapersi rialzare! Non a caso, l’esordio poco entusiasmante del primo Galaxy S non ha di certo oscurato il successo di Galaxy S8, che ha registrato ben 40 milioni di unità vendute in un solo anno.
Galaxy S GT-i9000
Facciamo un passo indietro fino a giugno 2010. PS3 è il must have del momento, e la gente sta scoprendo Facebook a discapito dell’ormai superato MSN. Il mercato degli smartphone è ancora dominato da Nokia, con i suoi 5200 e 5800 Xpress Music – quelli con il pennino per intenderci. Ma c’è anche un altro player in agguato, che cerca di farsi strada con il suo iPhone 4… Ovviamente parliamo di Apple, che ancora non può immaginare la fortuna che avrà.
Questo, insomma, è il panorama in cui si affaccia il primo telefono top gamma di Samsung. Si chiama Galaxy S, e sarà solo il primo di una serie di modelli contraddistinti da quel design con tasto centrale e due tasti laterali che oggi associamo istintivamente alla casa coreana. La novità risiede innanzitutto nell’utilizzo di un display da 4 pollici Super AMOLED: colori brillanti e neri perfetti, ma purtroppo anche qualche problema di burn-in dovuto alla tecnologia ancora acerba. Si tratta inoltre del primo smartphone Android che permette di registrare video in HD, proprio negli anni in cui il grande pubblico inizia a vedere lo smartphone come potenziale sostituto della fotocamera digitale, nonché di uno dei primi con un processore da 1GHz, che rende il telefono longevo e consente perfino l’utilizzo di custom rom recenti.
Galaxy SII GT-i9100
Forte del lancio del primo modello e della partnership con Google, Samsung ci riprova a due anni di distanza presentando quello che sarà lo smartphone simbolo di una generazione. SII riesce a vendere 20 milioni di unità in un solo anno, imponendosi sul mercato con un’aggressività tale da confermare l’equazione Android=Galaxy. Il nuovo arrivato “raddoppia” le caratteristiche che hanno fatto grande il suo predecessore proponendo un processore dual core, una fotocamera in grado di girare video in Full HD e un display leggermente più grande, il tutto accompagnato dalla mitica GPU Mali-400 in grado di far girare tutte le app del momento.
GALAXY S III GT-i9300
Il vero boom per la casa coreana arriva nel 2012 con Galaxy SIII, che registra 30 milioni di unità vendute in soli 5 mesi dal suo lancio. Il mercato impazzisce: spuntano stand dedicati al nuovo prodotto in ogni centro commerciale, tutti ne vogliono uno, diventa il regalo richiesto da qualsiasi ragazzo (compreso il sottoscritto). Eppure, dando un’occhiata alle specifiche, si nota che è un modello “di passaggio”: il processore raddoppia e diviene quad core, ma la RAM rimane sempre da 1GB. Questo inciderà molto sulle performance del telefono nel lungo termine, il quale, complice il peso crescente del sistema operativo e la lentezza che ne deriva, diviene quasi inutilizzabile nel giro di due anni. Altro passo in avanti viene compiuto con il display da 4.8 pollici HD, un’enormità se pensiamo ai telefoni del tempo. Oseremmo dire che la classica battuta “ti sei portato la TV dietro?” risalga proprio a quel periodo.
GALAXY S4 GT-I9505
Ed eccoci al telefono che sancisce l’effettivo “salto”. Presentato a New York nel 2013, Galaxy S4 viene migliorato in tutto e per tutto: display da 5 pollici Full HD, processore octa core (nella versione con Exynos) con 2GB di RAM, fotocamera da 13 megapixel e una serie di sensori intelligenti molto apprezzati dal pubblico. Giusto per menzionarne qualcuno: sensori di gesti, pressione, giroscopio, accelerometro, sensore geomagnetico, temperatura, umidità, barometro, prossimità e sensore RGB. Insomma, il nuovo arrivato non si fa mancare proprio nulla.
GALAXY S5 SM-G900
Proprio quando gli affari sembrano andare a gonfie vele, arriva la prima battuta d’arresto. Siamo nel 2014, e il nuovo Galaxy S5 non riscuote la fortuna dei suoi antenati. La strabiliante fotocamera da 16 megapixel, di gran lunga la migliore sul mercato, e le lievi migliorie tecniche non bastano per convincere il grande pubblico, che non vuole saperne di un telefono con un design trito e ritrito (per non parlare della cover effetto “cerotto”, ve la ricordate?) e un sensore di impronte scomodo e difficile da utilizzare, soprattutto se paragonato a quello di iPhone 5s.
GALAXY S6 / S6 EDGE / S6 EDGE PLUS
Il flop di S5 spinge Samsung a stravolgere le carte in tavola pur di riconquistare la fiducia dei clienti. Il risultato è il rilascio di Galaxy S6 nel marzo 2015, lo smartphone che getta le basi per il futuro introducendo molti degli elementi che ancora oggi troviamo in S9. Per la prima volta, Samsung diversifica la sua offerta proponendo anche una variante con schermo curvo, chiamata Edge: si rivela una mossa vincente, poiché il vetro curvo diventa un simbolo, dando l’idea di un prodotto esclusivo e unico rispetto alla concorrenza. La novità assoluta, comunque, risiede nella scelta di adottare una scocca unibody in vetro e metallo, che rende S6 il primo Galaxy senza batteria rimovibile. E – rullo di tamburi – viene abbandonato il “peggior processore della storia”, lo Snapdragon 810, in virtù dell’Exynos. La ciliegina sulla torta è la fotocamera che registra video in 4K con stabilizzazione ottica. C’è solo una nota acidula: la rimozione della memoria espandibile.
GALAXY S7 / S7 EDGE
Lanciato nel 2016, Galaxy S7 raccoglie l’eredità del predecessore ponendosi come sua naturale evoluzione. All’apparenza sembra uguale al fratello maggiore, e infatti le novità son tutte al suo interno: un processore molto potente affiancato da 4GB di RAM, un sensore di impronte finalmente all’altezza della concorrenza, una batteria ancora più capiente e una fotocamera che è diventata un punto di riferimento per il settore. Anche in questo caso abbiamo la versione tradizionale Flat, con schermo da 5.1 pollici e la Edge, con display curvo da 5.5 pollici e batteria maggiorata. Adesso che il prezzo è notevolmente diminuito si può considerare ancora un best buy per gli amanti del tasto centrale.
Samsung Galaxy S8 / Galaxy S8 Plus
Il 2017 è l’anno della rivoluzione per Samsung con Galaxy S8, modello che rompe con il passato e che, nonostante il prezzo di lancio particolarmente alto, registra un picco di vendite. La novità che salta immediatamente all’occhio è il meraviglioso pannello Infinity Display da 5.8 pollici Super AMOLED con il nuovo standard 18.5:9. Alla presentazione viene etichettato come “telecomando”, ma oggi questo formato viene adottato da tutta la concorrenza… Ironico, vero? Per sfruttare al meglio il design full screen e adottare le cornici sottilissime, si sceglie di rinunciare al tasto centrale anteriore, da sempre simbolo della serie Galaxy, e sostituirlo con un sensore force-touch sotto il vetro in grado di simulare la pressione del tasto con la vibrazione. Il tasto d’impronte si sposta sul retro: nonostante la posizione decisamente discutibile, ci si abitua presto all’utilizzo quotidiano. Una fotocamera sempre al top come da tradizione Samsung, un processore ancora più potente con un’ottima GPU completano la dotazione di questo dispositivo. Anche in questo caso abbiamo due versioni che si differenziano solo per dimensione, schermo e batteria, vista la scelta di abbandonare definitivamente i display Flat in favore di quelli curvi.
Samsung Galaxy S9 / Galaxy S9 Plus
Il nostro viaggio durato ben 8 anni si conclude qui, con l’ultimo arrivato lanciato 2 mesi fa: Galaxy S9. Anche in questo caso, abbiamo un telefono esteticamente simile al fratello maggiore, ma che presenta un restyling interno volto a migliorare le lacune precedenti.
Il sensore d’impronte viene spostato in una posizione molto più comoda: ora si trova sotto la fotocamera, che è stata ulteriormente migliorata grazie all’introduzione dell’apertura focale variabile in base alla luce e l’incredibile slow motion a 960fps. A bordo troviamo un processore ancora più potente, come succede ogni anno, e pochi altri tangibili miglioramenti. In questo caso, le differenze tra versione normale e plus sono più marcate: S9 plus monta una doppia fotocamera, ben 6GB di RAM contro i 4GB di S9 e infine una batteria e uno schermo più grandi. Per farla breve, non ci sono migliorie tali da giustificare il passaggio da S8 a S9; tuttavia, l’acquisto diventa interessante per chi proviene da un altro dispositivo.
Ora non resta che chiedersi: cosa ci riserverà Samsung in futuro? Non so voi, ma io nutro grandi aspettative in S10: spero di vedere finalmente il tanto desiderato sensore d’impronte sotto il display!
Bene, il nostro percorso è giunto al termine! Ma non disperate, presto ripercorreremo la storia di un altro brand! A questo proposito, fateci sapere nei commenti se avete qualche preferenza in particolare!
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