TikTok non sta passando momenti felici: tutto il mondo inizia a chiedersi se l’applicazione cinese sia effettivamente un rischio per la propria popolazione o meno. Di recente sia l’Inghilterra che l’Italia e gli Stati Uniti si sono espressi piuttosto duramente contro il social network, considerando le sue pratiche sulla privacy poco trasparenti.
In particolare, in Italia si sta ancora valutando se vietare ai dipendenti pubblici di possedere l’applicazione di TikTok sui propri telefoni, specialmente quelli che contengono le mail aziendali o software inerenti alle loro posizioni nelle strutture pubbliche.
Negli USA le cose si stanno inasprendo ancor di più, ed è di oggi la notizia che vede sempre più a rischio il social sull’intero territorio nazionale. Gli Stati Uniti nella giornata di oggi hanno lanciato una ultimatum piuttosto chiara: i proprietari cinesi del social dovranno vendere le loro quote, se vogliono continuare a operare nel paese.
La richiesta dell’amministrazione Biden
Il divieto di avere TikTok sui dispositivi federali era stata la prima misura degli USA contro la poca trasparenza e dubbia affidabilità delle pratiche sui dati del social cinese. Pare però che lo stato sia deciso a fare un ulteriore passo in avanti, anche se non sono stati divulgati ulteriori dettagli.
L’amministrazione Biden ha reso chiaro che si tratti di questioni di sicurezza nazionale, poiché TikTok potrebbe trasmettere dati sensibili e condurre operazioni di spionaggio nel paese per conto della Cina. Accuse simili sono state sollevate anche da paesi come il Canada, l’Australia, il Regno Unito.
Per aggirare questo pericolo, la richiesta americana è che i proprietari cinesi dell’app cedano le loro quote. Secondo un portavoce del social, però, ciò non risolverebbe affatto il problema, poiché non ci sarebbe una qualche modifica ai flussi dei dati.
Pechino invece pone l’accento sul fatto che gli USA non abbiano alcuna prova per dimostrare ciò di cui accusano TikTok. Per la Cina, gli USA “dovrebbero smettere di trasmettere informazioni false o di sopprimere irragionevolmente le aziende coinvolte”; questo secondo le parole del ministro degli Esteri cinese.
Non è ancora chiaro come finirà questo tira e molla, ma le cose si fanno sempre meno rosee per il social. È vero però che ogni giorno che passa diventa sempre più popolare, nonostante tutto. Può contare già 1 miliardo di utenti e statistiche che fanno paura a giganti americani quali Facebook e Youtube.
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