I Pokémon riescono a rubare il cuore degli appassionati del media anche per il fatto di essere notevolmente espressivi nonostante non sappiano comunicare in maniera efficace o con parole diverse dal proprio nome. Nonostante ciò, la loro tonalità e il loro linguaggio non verbale riesce a farci capire benissimo il loro stato d’animo.
Aggiungendo un po’ di fantasia e senso artistico, moltissimi fan sono riusciti poi a rivoluzionare il loro aspetto e a trasformarli in qualcosa di più. Infatti, non sono stati rari i tentativi di antropomorfizzare i Pokémon, e quello di cui parleremo oggi ne è l’ennesimo esempio.
Tra i processi di rivisitazione più diffusi c’è quello “Moe”, termine giapponese che prevede di trasformare creature od oggetti non umani in persone. In particolare, l’artista endifi è di recente la principale fautrice di una missione che prevede di disegnare tutti i 151 Pokémon originali come persone, con risultati impressionanti.
L’impresa di Endifi
Endifi Ha iniziato la sua colossale missione di antropomorfizzazione dei Pokémon tre anni fa. Il suo “starter” fu Bulbasaur, ritratto come una piccola contadina che impugna una pala a forma di bulbo di Bulbasaur. Endifi incorpora gli aspetti di ciascun Pokemon nella loro personalità e nell’estetica, come si può vedere nelle rappresentazioni dei suoi vari disegni.
I suoi ‘Mon sono degli esseri umani che hanno assunto i poteri e le caratteristiche di quelli del media, o che ne hanno ripreso il vestiario. In alcuni casi, scorrendo tra le sue decine e decine di disegni, ci si chiede quale sia il filo logico utilizzato per pensare tutte queste svariate configurazioni. Questo perché alcune sono effettivamente assurde o inquietanti, come vi accorgerete spulciando il suo profilo su Reddit.
La sua ultima creazione, Electabuzz, assume una personalità da samurai. L’artista ha preso i ciuffi sulla testa del ‘Mon, e li ha trasformati in un tipico casco da samurai, dando alla creatura un aspetto tutto nuovo.
Sebbene endifi si sia concentrata principalmente sui ‘Pokemon ‘Mon originali di Kanto, è stata ispirata anche dall’ultima generazione. Ad esempio, ha immaginato Tinkatink, Tinkatuff e Tinkaton di Scarlatto & Violetto come un trio poco raccomandabile e violento.
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