The Mandalorian è, ormai da anni, il prodotto di punta dell’universo di Star Wars. Insieme ad Andor rappresenta la massima espressione della qualità seriale dell’universo di Guerre Stellari che sembra aver trovato nel piccolo schermo la sua nuova dimensione prediletta.
Con la terza stagione della serie su Mando e Grogu prevista per il 1 marzo, diventa quasi automatico iniziare ad ipotizzare qualcosa su una possibile trama o su personaggi che potrebbero essere riproposti anche in questi nuovi episodi.
Il finale della seconda stagione sembrava avesse segnato il destino dei protagonisti in maniera abbastanza definitiva ma gli eventi di The Book of Boba Fett, inaspettatamente, hanno rimescolato le carte in tavola, mettendo in campo anche un elemento che sembra avere quasi dei risvolti religiosi.
Il modo in cui Din Djarin sembra star vivendo una crisi rispetto al suo credo e alle conoscenze legate ad esso, sin dai trailer, si capisce perfettamente che sarà uno degli elementi culminanti dell’intera stagione.
Ma cosa dovremmo aspettarci da The Mandalorian 3? Andiamo con ordine.
Dove eravamo rimasti?
Dopo aver sconfitto Moff Gideon, Din Djarin entra in possesso della lama oscura, notoriamente definita come l’arma più potente dell’universo di Star Wars. Simbolo dei Mandaloriani, chiunque prenda in mano la spada è legittimamente sovrano di Mandalore.
La seconda stagione si conclude con Grogu che, dopo un commosso saluto con quello che per lui è diventato quasi come un padre, parte con Luke Skywalker ed R2D2 per cominciare il suo allenamento Jedi.
La decisione però sembra non durare a lungo. La storia tra i due viene portata avanti in The Book of Boba Fett dove Mando intraprende un viaggio per cercare di incontrare il piccolo e assicurarsi che stia bene.
Nonostante i due non riescano ad incontrarsi, Grogu decide ugualmente di abbandonare il proprio allenamento Jedi e raggiungere Mando nel cuore della battaglia negli antichi territori di Jabba The Hutt. L’addestramento interrotto però non limita il piccolo nel dimostrare tutto il suo potenziale.
Il ritorno dei Mandaloriani e il credo perduto
Il cuore della storia di questa terza stagione, secondo alcune anticipazioni e trailer, sembra essere un costante tentativo di Mando di ritornare a casa e riunire tutti i Mandaloriani rimasti sotto il nome di Mandalore.
Già nelle immagini mostrate ci viene raccontato come essere un mandaloriano non sia solo un credo ma un modo di vivere la propria vita, raccontarsi e sopravvivere al fine di ritornare tutti ad un’unica e indissolubile meta.
Se in The Book of Boba Fett Din Djarin era stato spogliato dalle sue vesti ufficiali di Mandaloriano dopo essersi levato il casco davanti ad altri e quindi aver violato il proprio credo, qui sembra che cerchi in tutti i modi di purificarsi dalle proprie colpe e di riconquistare la dignità secondo lui perduta della propria fede.
Se l’elemento simil-religioso era sempre stato importante in The Mandalorian in questa terza stagione diventa ancor più centrale e fondamentale nel racconto dei due protagonisti. Due credi diversi (quello mandaloriano e quello Jedi) ma che hanno obiettivi che, se analizzati, possono sembrare molto vicini.
The Mandalorian 3: l’Ordine 66 e il passato di Grogu
Come già preannunciato dal trailer si arriverà per la prima volta sulla distrutta ed abbandonata Mandalore, approfondendo molto da vicino le conseguenze dell’Ordine 66 non solo sui Jedi ma più specificatamente su Grogu.
Negli ultimi prodotti Star Wars realizzati (tranne Andor), l’assassino e lo sterminio dei Jedi è diventato un elemento fondamentale per la narrazione di storie collaterali. Se in The Mandalorian viene affrontato nel racconto di Grogu, è probabilissimo che verrà raccontato anche in Ashoka e in altri prodotti (live action ed animati).