In questi ultimi mesi, se non anni, Netflix ha dovuto applicare delle scelte decisamente impopolari per quanto riguarda gli abbonamenti alla sua piattaforma, aumentando gradualmente i prezzi dei vari livelli disponibili all’utenza.
Come se ciò non bastasse, ha deciso anche d’introdurre la capacità di visionare delle pubblicità nel corso delle serie presenti sul catalogo, evitabili solo pagamento il supplemento offerto da un apposito abbonamento.
In più, con la recente rimozione della possibilità di condividere le password dei propri account con amici, famigliari e così via, la piattaforma streaming più nota al mondo ha aumentato ulteriormente le “antipatie” del pubblico nei propri confronti.
Il taglio in arrivo per gli abbonamenti Netflix
Dall’anno scorso Netflix sta iniziando a sentire sempre di più un’intensa concorrenza nel settore dello streaming, specialmente ora che la pandemia sembra volgere al termine e i consumatori riducono la spesa per timori di una possibile recessione, costringendo le aziende a ripensare le loro strategie.
Secondo il Wall Street Journal, che per primo ha riportato la notizia, adesso Netflix si trova a mettere in campo dei tagli di prezzo che toccheranno più di 30 paesi nel mondo, tutto per fare in modo di placare il calo d’iscritti e aggiungere nuova “linfa vitale” alla piattaforma.
Per adesso, l’azienda si prepara a ridurre fino al 50% i prezzi in alcune parti del Medio Oriente (Yemen, Giordania, Libia e Iran), Africa subsahariana (Kenya), Europa (Croazia, Slovenia e Bulgaria), America Latina (Nicaragua, Ecuador e Venezuela) e Asia (Malesia, Indonesia, Thailandia e Filippine).
Per quanto riguarda questa strana “inversione” di tendenza, e le motivazioni dietro ciò, anche un commento da parte del Wall Street Journal chiarisce un po’ la situazione che l’azienda starebbe attraversando.
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Sappiamo che i membri non hanno mai avuto una tale libertà di scelta, come oggi, in termini di intrattenimento. Ovvero, la concorrenza di fa sentire, giustificare i continui aumenti con la qualità dei contenuti inseriti nel catalogo non funziona più come un tempo.”
Per quanto riguarda un possibile taglio in arrivo anche nel nostro paese, non sono state date ancora conferme su quando e se arriverà. Attualmente dunque rimaniamo con i piani mensili attuali: Base con pubblicità a 5,49 euro, Base a 7,99 euro, Standard a 12,99 euro e Premium a 17,99 euro.