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Lo Spid rischia di chiudere: ci vuole un accordo Governo-gestori entro fine aprile

Lo Spid è il Sistema Pubblico d’Identità Digitale attivo in Italia fin dal 2016, ma a distanza di 7 anni rischia di scomparire. Ad aprile terminerà infatti la proroga con gli 11 gestori – gli enti terzi che forniscono le credenziali di accesso ai cittadini italiani, tra cui figurano anche Tim e Poste Italiane – scaduti alla fine del 2022. Se il Governo non troverà un accordo con i gestori, dal 22 aprile non sarà più possibile accedere a quasi tutti i servizi dello Spid.

Nonostante il grande successo ottenuto nel corso degli anni, molti criticano gli elevati costi di gestione del servizio. Il Governo sta infatti già cercando una soluzione alternativa allo Spid basata sulla CIE (la Carta d’Identità Elettronica), perché si dice che la vita digitale dei cittadini italiani sarà più semplice e sicura e i servizi saranno molto più accessibili. Il passaggio dallo Spid alla CIE è però tutt’altro che semplice, e probabilmente non sarà una cosa immediata.

Attualmente gli 11 gestori del servizio prendono un milione di euro da spartirsi tra loro, e di recente hanno chiesto una somma di 50 milioni di euro, cifra elevata ma inferiore a quella risparmiata dallo Stato (che ammonta a 100 milioni). Francesco Paorici (direttore dello Spid) si è incontrato con i rappresentati delle 11 aziende, e secondo quanto riferito il clima dell’incontro è stato piuttosto sereno, anche se sono emerse le divergenze tra le due parti in modo abbastanza netto. Bisogna vedere quale decisione prenderà il Governo in questi due mesi, e si rinnoverà l’accordo con i fornitori.

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A proposito dello Spid

Lo Spid è uno dei servizi pubblici più usati in Europa, e si basa su OpenID Connect dallo scorso maggio. All’interno de sistema si distinguono tre ruoli: il Gestore dell’Identità (identity provider, che fornisce le credenziali di accesso e gestisce i processi di autenticazione degli utenti), i fornitori di servizi e il gestore degli attributi qualificati (attribute authority, fornisce gli attributi che qualificano gli utenti).

Le regole per l’adozione dello Spid sono state poi definite dal Garante della Privacy e dall’AgID, la quale gestisce anche gli accreditamenti dei gestori di identità digitale e controlla le azioni degli identity provider.

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Fonte: HDblog.it.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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