Netflix non esita a cancellare delle serie se esse si mostrano troppo esose per il potenziale che possono dimostrare, e un nuovo esempio di ciò giunto solo nelle ultime ore riguarda il film dei Gorillaz. Dopo Inside Job e Dead End: Paranormal Park, un’altra serie animata ancora in stato di produzione si assenta dalla possibile lineup futura della piattaforma streaming.
L’aggiornamento riguardo lo stato dei lavori – o meglio, della fine incerimoniosa degli stessi – è giunto direttamente dai creator dei Gorillaz Damon Albarn e Jamie Hewlett.
In un’intervista con un editoriale belga, HUMO, il gruppo ha parlato dell’imminente uscita del loro nuovo album, Cracker Island; in quest’occasione, Albarn ha spiegato come il progetto in realizzazione da parte di Netflix non si sarebbe mostrato presto, anzi, forse non giungerà mai.
Le opere cinematografiche dei Gorillaz
Molte opere a tema Gorillaz nel corso degli anni potevano presentarsi come veri e propri film del gruppo musicale: una di queste opere è “Banana”, un cortometraggio animato che il gruppo ha pubblicato nel 2010 per promuovere il loro album “Plastic Beach”. Nel video animato, i membri del gruppo, 2D, Murdoc, Noodle e Russel, cercano di raggiungere l’isola di Plastic Beach su una barca a forma di banana, ma vengono attaccati da un sottomarino nemico.
Un’altra opera che potrebbe essere stata confusa per un film è “Reject False Icons”, un documentario del 2019 che segue il gruppo durante la loro tournée “The Now Now”. Il documentario mostra la band mentre lavora sui loro spettacoli, crea musica in studio e si esibisce in diverse città del mondo. Il documentario è stato diretto da Denholm Hewlett, figlio del co-creatore dei Gorillaz, Jamie Hewlett.
Inoltre, nel 2020 il co-creatore Jamie Hewlett ha rivelato che lui e il cantante del gruppo stavano lavorando a una serie televisiva basata sui personaggi del gruppo.
Arrivando al film animato dei Gorillaz, annunciato solo l’anno scorso, sembra che il progetto pianificato con Netflix sia finito in un nulla di fatto:
“Il nuovo disco è nato perché io e Jamie eravamo spesso a Los Angeles. Stavamo lavorando a un lungometraggio dei Gorillaz, cosa che non accadrà mai. Cioè, e senza fare nomi perché tutta la faccenda non è ancora stata risolta: la piattaforma di streaming per la quale stavamo girando il film si è ritirata. Hanno iniziato a farsi prendere dal panico perché stavano creando troppi contenuti e hanno deciso di ridurre le loro offerte di film. E, come è stata la pratica classica di Hollywood per decenni, il ragazzo con cui stavamo lavorando è passato a un’altra compagnia”.
