Fin dal primo giorno, Atomic Heart è stato accerchiato più da voci extra-game che pareri sul gioco in sé. Del resto non potrebbe essere altrimenti, per un videogioco sviluppato in Russia, da Mundfish, in un periodo in cui la guerra Russia-Ucraina riempie le prime pagine dei giornali.
La polemica su Atomic Heart comincia già dall’inizio della guerra, protraendosi fino al nuovo anno, dove le critiche sono arrivate direttamente alla Mundfish. A Gennaio del 2023, infatti, il profilo twitter di Mundfish è costretto a rilasciare una dichiarazione che, a giudicare dalle reazioni, ha creato più problemi di quanti ne ha risolti. Il tweet dello studio diceva:
Ragazzi, abbiamo notato le questioni che circolano intorno al luogo dove Mundfish ha sede. Vogliamo assicurarvi che Mundfish è uno sviluppatore e uno studio con un team globale concentrato in un gioco innovativo ed è innegabilmente un’organizzazione pro-pace contro la violenza verso le persone. Noi non commentiamo né di politica né di religione.
Guys, we have noted the questions surrounding where we, at Mundfish, stand. We want to assure you that Mundfish is a developer and studio with a global team focused on an innovative game and is undeniably a pro-peace organization against violence against people.
— @Mundfish #AtomicHeart (@mundfish) January 16, 2023
L’Ucraina chiede il ban di Atomic Heart
Secondo quanto riportato da Dev.ua, il governo ucraino si sta muovendo per inviare una lettera a Sony, Microsoft e Valve per impedire la commercializzazione del videogioco russo sul proprio territorio e per limitarne le vendite negli altri paesi. Sul sito, infatti, si legge: Il videogioco è stato sviluppato con i soldi di Gazprom e romanticizza l’ideologia comunista, l’Unione Sovietica e il KGB.
In merito alla questione, è intervenuto il “Ministro della trasformazione digitale” Oleksandr Bornyakov, che si è apertamente schierato contro il videogioco. Secondo le sue parole, l’Ucraina chiede la limitazione della distribuzione del gioco negli altri paesi, a causa dell’uso potenziale del ricavato delle vendite, che potrebbe essere utilizzato per finanziare la guerra contro l’Ucraina stessa.
Al netto delle opinioni, non è da sottovalutare l’impegno di una delle figure di spicco che hanno partecipato alla creazione di Atomic Heart. Si tratta di Mick Gordon, il musicista che ha contribuito alle musiche del videogioco, che ha deciso di devolvere una parte del suo stipendio alla croce rossa australiana impiegata in Ucraina, per aiutare la popolazione a rialzarsi.