Il tanto discusso influencer, ex campione di kickboxing, imprenditore e oratore incredibilmente seguito da milioni di persone in tutto il mondo Andrew Tate, attualmente si trova in una situazione piuttosto problematica. La sua vita ha iniziato a navigare della acque tempestose da quando si è trovato in un vortice di accuse per traffico di esseri umani.
Questa in realtà è la seconda volta che l’influencer si è trovato nei guai con la giustizia, sebbene nella prima occasione egli uscì vittorioso dalle accuse rivolte nei suoi confronti. Dopo aver costruito un business milionario online con le sue dirette motivazionali e le sue idee molto controverse, nei mesi scorsi si è trovato tagliato da ogni canale social, eppure il suo seguito non ha fatto altro che incrementare.
Adesso, però, Andrew Tate è passato letteralmente “dalle stelle alle stalle”, dovendo lasciare la sua lussuosa villa e la sua vita da uomo di successo per essere messo sotto custodia nelle prigioni rumene. Diversi casi contro Andrew Tate si sono sommati nel corso del tempo, e la sua permanenza in galera si è man mano estesa nonostante egli continui a professarsi “innocente” sostenendo anche come vi sia poca giustizia nel sistema legale rumeno.
Andrew Tate denuncia chi lo vuole vedere fallito
Secondo le pagine di BBC, Andrew Tate non continuerà più a “subire” queste accuse senza alcuna ritorsione: lui e il fratello, infatti, si starebbero preparando ad effettuare un contrattacco, e sono arrivati a minacciare di agire legalmente contro uno degli accusatori di Andrew, sostenendo come le loro dichiarazioni siano infondate e costituiscano un atto di diffamazione.
I difensori della donna accusata di diffamazione hanno spiegato di aver ricevuto una lettera di “diffida” a dicembre 2022 da parte dell’avvocato del fratello di Tate, nella quale viene mostrata l’intenzione di fare causa all’accusatrice e alla sua famiglia per una cifra di 300 milioni di dollari a meno che essa non ritiri le proprie dichiarazioni.
Il testo contenuto della lettera, visto sempre da BBC, direbbe così:
“Nell’aprile del 2022, hai affermato falsamente ad una terza persona di come il nostro Cliente ti abbia reso vittima di traffico di esseri umani, abusato e trattenuto senza il tuo volere […] Hai ripetuto dichiarazioni false e diffamatorie alla polizia, ai media e un altro cittadino statunitense riguardo i fratelli Tate.”
Uno dei difensori di Andrew e Tristan Tate, Tina Glandian, ha motivato tale lettera sostenendo come i fratelli stiano semplicemente “inseguendo i loro diritti legali”. Viene inoltre specificato che non si tratta in alcun modo di un tentativo d’intimidazione dell’accusatrice.