Egghead si sta rivelando essere un arco che per certi versi ricorda una delle situazioni viste nel corso della precedente saga di One Piece, quella situata a Wano, con traditori che tramano nella penombra e che colpiscono nel modo più subdolo e impossibile da notare.
Il capitolo 1075 prosegue la narrazione delle scorse pagine mostrandoci come il traditore che si cela sull’isola non sia poi così facile da intuire. I sospetti principali dei fan erano riversati specialmente nei confronti di tre Punk, ovvero Shaka, Edison e Lilith, ma sembra che ognuno di essi sia stato appena scagionato.
Eppure, c’è qualcosa che non sembra quadrare molto in questo discorso: Shaka afferma che chi sta attaccando i Mugiwara e gli altri satelliti dovrebbe essere un “Vegapunk”, visto anche come quest’ignoto individuo sembri poter controllare i Seraphim e non risulterebbe possibile superare la sua autorità di controllo.
Chi si cela dietro le aggressioni ad Egghead
Il mistero si sta dunque infittendo ulteriormente. Prima di puntare il dito verso il vero Vegapunk, dobbiamo ricordare come durante queste vicende lui si trovava impegnato con la sua fuga dall’istinto omicida di Bonney, e inoltre adesso è stato anche trasformato in un bambino (aggiungiamo che a quanto pare lo scienziato ora è del tutto scomparso, dunque difficilmente potrebbe essersi trovato lì a dare gli ordini ai Seraphim).
Detto ciò, c’è un’altra possibilità che non abbiamo vagliato sinora ma che potrebbe risultare alquanto plausibile, e riguarda gli ologrammi introdotti all’inizio dell’arco. Ci è stato spiegato come essi siano praticamente indistinguibili dalla realtà almeno che non si prova a toccarli: questo significa che se si proiettasse la figura di uno dei personaggi presenti ad Egghead, essi sembrerebbero trovarsi davvero in quel luogo fintanto che non proveranno ad interagire con l’ambiente circostante.
Da qui possiamo dare vita ad una nuova teoria sul modo in cui il traditore potrebbe star agendo: usufruendo della possibilità di mostrare una proiezione di sé stesso, esso potrebbe fingere di trovarsi nello stesso luogo in cui si trovano i Mugiwara, muovendosi invece nell’ombra da qualche altra parte.
Dalla lista dei sospettati per adesso i satelliti di Vegapunk esclusi sono sicuramente York (la quale si è trasformata in pietra in questo capitolo: dunque era reale) e Pythagoras (è stato attaccato e il suo corpo è sul pavimento, ma la sua testa si è salvata). Shaka stava interagendo con le strumentazioni della sala di controllo, dunque anch’egli dovrebbe trovarsi lì in carne ed ossa.
A rimanere nella lista, dunque, ci sono Atlas e Lilith: mentre l’ultima appare genuinamente preoccupata per ciò che sta avvenendo, la prima invece è non ha avuto un ruolo poi così ampio nel corso degli ultimi capitoli, trovandosi danneggiata e quindi in “sala operatoria” per essere risistemata.
Vedremo se le prossime azioni dei satelliti di Vegapunk ci potranno chiarire ulteriormente come stanno le cose, o se uno di loro in realtà finirà con il rivelarsi essere effettivamente l’autore dietro il terrore che sta avendo luogo sull’isola.
