La pirateria è un concetto che esiste sin dagli albori di internet, e piratare serie TV, film, anime, videogiochi, libri o diversi altri media è diventato nel tempo un concetto così comune da non stupire in alcun modo. Sebbene siano nati diversi mezzi per rendere più fruibili grandi numeri di opere, e anche per contrastarne il consumo illegale, alla fine il web si rivela davvero troppo grande per impedire che ciò avvenga in ogni modo.
Certo, dobbiamo ricordare anche come la pirateria sia stata uno dei metodi che ha reso possibile la propagazione di alcuni tipi di media, prendiamo ad esempio gli anime. Prima che esistessero piattaforme come Crunchyroll, Netflix o Amazon Prime Video, vedere le serie nipponiche era una sfida piuttosto ardua, che comportava l’attesa dilungata dei sottotitoli da parte dei così detti “fansubber”.
Essi svolgevano un vero e proprio lavoro spesso senza nemmeno lucrarci sopra: era un modo per condividere le proprie passioni, e rendere più conosciute opere giapponesi che si amavano. Adesso, la situazione è cambiata abbastanza, ma la pirateria nel mondo degli anime sembra rimanere più viva che mai; almeno, questo è ciò che possiamo ipotizzare, vedendo quali sono stati i media televisivi più piratati lo scorso anno.
Gli anime tra le opere più piratate del 2022
Attraverso dei dati forniti da Muso è stata pubblicata da Variety una tabella che mostra le opere più piratate nel 2022 negli Stati Uniti. In questo grafico possiamo osservare diverse tipologie di serie, da quelle tradizionali televisive ai cartoni animati occidentali; a stupire, però, è la forte presenza di serie anime in mezzo a questo miscuglio di creazioni americane.
Al primo posto possiamo osservare la prima stagione di House of the Dragon, con un 17% di share destinato alla pirateria, ma il secondo posto viene subito conquistato da una serie anime, Chainsaw Man, il quale ha ottenuto un enorme seguito in Occidente, ma invece ha avuto una performance alquanto deludente nella patria nipponica. Andiamo però a vedere una lista più chiara delle percentuali e dei titoli elencati in questo grafico:
- House of the Dragon (17%)
- Chainsaw Man (13%)
- Running Man 1 (12%)
- Rick and Morty 6 (12%)
- Moon Knight 1 (9%)
- Bleach 1 (9%)
- The Eminence in Shadow 1 (8%)
- Spy x Family 1 (7%)
- The Lord of The Rings: Thee Rings of Power 1 (7%)
- The Rising of the Shield Hero 2 (6%)
In questo elenco possiamo vedere una presenza piuttosto rimarcabile di anime, nonostante si parli in generale di tutte le serie televisive visionate dal pubblico degli Stati Uniti nel corso del 2022, anno piuttosto pregno di serie TV importanti.
Nonostante le piattaforme streaming abbiano espanso in modo decisamente impressionante il loro parco titoli di anime, acquistando di stagione in stagione numerosi diritti, sembra che ciò non abbia convinto l’utenza online a decidere di pagare gli abbonamenti necessari per utilizzare i loro servizi.
Questo è sicuramente un problema per l’industria degli anime, la quale ha iniziato ad aprirsi totalmente al mercato occidentale sono negli ultimi anni e dati del genere non sarebbero facili da digerire per gli studi e le aziende produttrici.
