I social media influencer sono una tipologia di figure spesso oggetto di dibattito sul web e non solo. Infatti, la loro capacità di influenzare il comportamento d’acquisto dei loro follower viene spesso visto come un elemento molto negativo. Specie se queste figure sponsorizzano sui social network prodotti di dubbia qualità.
Queste figure sono piuttosto recenti, per cui nella maggior parte dei Paesi non esiste una legislazione precisa che regolamenti i social media influencer. Ad oggi la Francia è pioniera in questo campo, con diverse leggi già esistenti volte a porre dei limiti a queste figure. Per esempio, già nell’ottobre 2020 il Paese transalpino aveva approvato a una norma per regolare gli influencer minore di 16 anni.
Nelle ultime settimane in Francia si è tornato a parlare dei social media influencer. E potrebbe arrivare una stretta molto più ferrea su queste figure. Infatti si sta discutendo sull’approvazione di una legge per riconoscere da un punto di vista giuridico la professione degli influencer.
La Francia contro le frodi degli influencer
In questi giorni è molto intenso in Francia il dibattito intorno agli influencer. Ad alzare nuovamente l’attenzione intorno a queste figure sono state le parole del ministro dell’economia Bruno Le Maire, pronunciate a Europe 1 lo scorso 24 gennaio:
Gli influencer hanno molto peso, per questo hanno molte responsabilità. Le regole non sono sufficientemente rispettate e andrebbero rafforzate.
Il ministro ha anche detto che stanno per giungere nel Parlamento francese diverse proposte di legge in merito, che proveranno ad arrivare a “un testo comune”. E infatti negli stessi giorni il partito di maggioranza Reinassance e l’opposizione rappresentata dal Partito Socialista hanno annunciato di essere al lavoro per presentare a marzo una legge sugli influncer.
Abbiamo già accennato poco sopra a questo provvedimento. L’obiettivo dei due partiti è quello di riconoscere giuridicamente queste figure professionali, non ancora regolamentate dalla legge francese. Ma non solo. C’è un’altra proposta di legge che verrà discussa a breve dal Parlamento francese.
La proposta è di alcuni membri del Partito Socialista, quali Arthur Delaporte e Boris (la potete trovare a questo link). Questa iniziativa non solo riprende in alcuni punti le parole del ministro dell’Economia Le Marie. Ma soprattutto vorrebbe vietare agli influencer di sponsorizzare “prodotti farmaceutici”, quali dispositivi medici e chirurgici e anche “contratti finanziari rischiosi”. In sostanza, si vorrebbe vietare la promozione di NFT e criptovalute sui social media
In Italia gli influencer sono raramente oggetto di dibattitto in Parlamento e non esiste ancora un dispositivo legislativo rivolto a loro. Vedremo se l’iniziativa transalpina si estenderà anche ad altri Paesi come il nostro.
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