La condivisione dell’abbonamento dei servizi streaming è una pratica molto diffusa tra gli utenti di internet. Per esempio, su 230 milioni di account Netflix, in più di 100 milioni condividerebbero l’abbonamento.
Parlando proprio di Netflix, l’azienda è stata una delle prime a sbarcare sul mercato dello streaming. E anche una delle prime a tollerare la pratica del “password sharing”, come si intuisce da un loro vecchio tweet: “Love is sharing a password”. Un messaggio che è diventato virale negli ultimi mesi come esempio di “post che non invecchiano bene”.
Infatti, a partire da inizio 2022 l’azienda ha annunciato diverse misure per metter fine alla condivisione dell’abbonamento con persone non facenti parte dello stesso nucleo domestico. Dopo aver testato tali misure in alcuni Paesi, dal prossimo mese anche in Italia Netflix porrà uno stop alla condivisione degli account: l‘azienda nelle sue FAQ ha spiegato in che modo lo farà.
Netflix e la fine della condivisione degli account
Pochi giorni fa Netflix ha comunicato agli investitori i risultati finanziari del Q4 2022. In questa occasione, l‘azienda ha annunciato che metterà fine al “password sharing” anche in altri Paesi, ponendo a pagamento la condivisione degli account.
Come già accennato, la compagnia ha già testato questa feature in alcuni Paesi latinoamericani nel corso del 2022. E ora verrà estesa anche in altre nazioni, come l’Italia. In sostanza: se si vorrà condividere l’account con una persona non residente nel proprio nucleo domestico bisognerà pagare un’extra per ciascun individuo.
Nella sue FAQ (link), Netflix chiarisce come funziona la condivisione dell’account “con qualcuno che non vive con te”:
Quando un dispositivo esterno al tuo nucleo domestico accede a un account o se viene utilizzato di continuo, potremmo chiederti di verificare il dispositivo prima che sia possibile guardare Netflix o di cambiare nucleo domestico Netflix. Eseguiamo questa procedura per avere la conferma che si tratti di un dispositivo autorizzato a usare l’account. […]
Netflix non ti addebiterà in automatico la quota se condividi l’account con chi non vive insieme a te.
Ma come funziona la “verifica di un dispositivo”? Se accedi all’account “da un dispositivo non associato al nucleo domestico” o se l’account “viene utilizzato di continuo da una località esterna al nuclelo domestico”, il servizio streaming potrebbe chiedere di verificare il dispositivo.
In questo caso verrà inviato un codice all’indirizzo email o numero di telefono asssociato “al titolare dell’account principale”. Codice che dovrà essere inserito nel dispositivo “da cui è stato richiesto entro 15 minuti”. Ma come fa Netflix a rilevare dispositivi esterni al “nucleo domestico?
Utilizziamo informazioni quali indirizzi IP, ID dei dispositivi e attività dell’account dai dispositivi che hanno effettuato l’accesso all’account Netflix.
Vedremo entro la fine di marzo/inizio aprile se Netflix applicherà altre misure per mettere fine al “password sharing”. Soprattutto sarà curioso scoprire quale sarà l’extra che bisognerà pagare per condividere l’abbonamento.
Nei Paesi latinoamericani come Costa Rica e Perù la cifra per questo extra si aggirava intorno a 2/3$. In Europa e in Italia molto probabilmente parleremo di cifre poco superiori, almeno 3/4€ vedendo la tendenza all’aumento dei prezzi in Europa.
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