In un articolo precedente abbiamo riportato le dichiarazioni di Andrew Tate al suo pubblico, effettuate direttamente dal carcere in Romania attraverso delle email inviate ai suoi follower più fedeli; in essa, Tate sottolineava la dura vita alla quale si trovava sottoposto in prigione, decisamente diversa da quella a cui era abituato fino a poche settimane fa.
Intanto, la polizia continua ad indagare sulla possibile presenza di operazioni illegali che Andrew Tate potrebbe aver svolto nel corso di questi anni. Il suo patrimonio nel frattempo è stato confiscato dalle autorità, incluse le sue auto di lusso, e adesso iniziano a trapelare anche delle rivelazioni su quanto gli avrebbero fruttato le sue attività sui social.
I beni di Andrew Tate si trovano adesso sotto stretta sorveglianza, e non è detto che essi gli verranno restituiti molto presto. Considerando come egli fosse possessore di ville sontuose, auto dai prezzi astronomici e diverse altre cose, molte persone online sono da sempre state incuriosite da quanto egli guadagnasse con le sue attività online, visto anche come egli stesso tendeva a vantarsi dei soldi che otteneva.
L’origine dei soldi di Andrew Tate
Attraverso Sky News, il quale ha esaminato le informazioni pubblicamente disponibili, adesso potremmo scoprire quanto Andrew Tate sia stato capace di guadagnare mediante i video streaming, oltre che alla vendita di abbonamenti alla sua newsletter e il vasto merchandise dell’influencer.
Negli anni Andrew Tate ha accumulato milioni di follower sulle principali piattaforme social, e nonostante il ban da ognuna di esse (giunto ad agosto 2022) tutti i suoi più grandi fan lo hanno seguito su un sito di streaming dedicato alla “anti cancel culture”, Rumble.
Secondo le informazioni date da CNN, Andrew Tate avrebbe firmato un contratto da 9 milioni di dollari con Rumble; Sky News, invece, ha raccolto dei dati dai canali principali dell’influencer su Rumble, ovvero TateSpeech e TateConfidential, verificando come dopo essere stato bloccato dalle piattaforme, il primo canale di Tate ha ottenuto quantità molto più elevate di visualizzazioni.
Rumble sostiene come la sua piattaforma paghi in modo più generoso i creatori di contenuti su di essa, affermando come per 1000 visualizzazioni su Rumble porterebbero a guadagnare tanto quanto 10mila visualizzazioni su YouTube, mentre Sara Mccorquodale (ad e fondatrice dell’influencer intelligence CORQ) svela come i pagamenti di Rumble potrebbero andare dai 30 centesimi ai 20-50$ per mille visualizzazioni; dunque, Andrew Tate arriverebbe a guadagnare dai 600$ ai 20mila dollari per i suoi video più visti.
Applicando questa stima ad uno dei suoi video più popolari ritrasmessi nei giorni successivi al suo ban dai social, “Emergency Meeting 1 – The Matrix Attacks”, egli potrebbe aver guadagnato fino a 133.500$ dopo aver raggiunto i 2,57 milioni di visual. A ciò si aggiungono inoltre i soldi ottenuti con le pubblicità, e dei bonus offerti da Rumble.
Parlando poi dei guadagni ottenuti con il suo sito web e la pagina di merchandise, Sky News spiega che grazie a Internet Archive è possibile vedere quanti articoli sono stati messi in vendita dal 22 ottobre, con quale prezzo e quando sono andati esauriti. Una maglietta venduta al prezzo di 100 dollari, con 1000 presenti in stock, è andata esaurita; con essa, quindi, egli avrebbe guadagnato 100mila dollari d’entrate.
Un’altra maglietta venduta sempre per 100 dollari e con 651 pezzi disponibili avrebbe portato a Tate un totale di 65.100 dollari; delle tazze in vendita a 139 dollari con 888 unità in vendita avrebbero portato 123.400 dollari e una felpa con cappuccio anch’essa esaurita era venduta al prezzo di 150 dollari (non si conoscono i pezzi disponibili). In aggiunta, sul sito si potevano acquistare anche integratori a quasi 55$. In tutto questo discorso, con il solo merchandise Tate avrebbe avuto guadagni pari a 265mila dollari dalla fine di ottobre.
Parlando poi degli abbonamenti ed iscrizioni ai suoi corsi online, essi hanno un costo di quasi 50$ al mese per accedere alla chat di gruppo, ai tutorial e alle interazioni con dei “mentori”. Per chi si era iscritto in anticipo era dovuta una quota d’iscrizione di 27$, aumentati poi a 147$. Secondo il sito, oltre 200mila persone avrebbero aderito al programma sin dal suo lancio a novembre, fruttandogli almeno 9,998,000$ al mese in abbonamenti.
Sky News però ha indagato ulteriormente, trovando un gruppo Telegram dove i membri della “Hustler’s University” di Andrew Tate vengono aggiunti automaticamente: al suo interno i membri totali risultano essere 126.255, e il traffico web per la pagina di The Real World sarebbe meno di 100mila visite secondo i risultati di gennaio di VStat. L’abbonamento per The War Room è ancora più costoso, 5.454$ pagabili tramite criptovalute.
Per McCorquodale, le scoperte rivelate da Sky News spiegano in parte la verità dietro la ricchezza di Andrew Tate; tutte le sue entrate si collegano alla sua monetizzazione del pubblico digitale, rendendolo indipendente alle principali piattaforme e social media. Quest’ultimi servono solo ad accumulare nuovi clienti attraverso dei messaggi, i quali finiscono poi con l’accedere al suo sito ed iscriversi ai suoi servizi online.