Per molti utenti Sony, e per molti fedeli adepti della Naughty Dog, Uncharted è sempre stato una punta di diamante tra le esclusive, che ha appassionato tantissimi videogiocatori. Il successo di Nathan Drake è stato enorme e per gli autori stessi quasi inaspettato, a tal punto da essere arrivato persino al cinema.
In questo periodo, Neil Druckmann, co-presidente della Naughty Dog, sta vivendo un periodo d’oro, tra cinema e videogames. Dopo Uncharted, anche The Last of Us, che sta dominando il panorama delle serie tv attuali. E, negli ultimi giorni, Neil Druckmann è stato intervistato da Buzzfeed, proprio sul tema The Last Of Us.
A questo proposito, Buzzfeed gli ha chiesto se ci sarà una Parte 3 di The Last of Us, e la risposta di Neil Druckmann ha tirato in mezzo, come esempio, anche Uncharted.
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Uncharted, un eventuale sequel non era necessario
Il co-presidente Naughty Dog non ha lasciato dubbi sul prosieguo dei giochi a tema The Last of Us, dicendo che il futuro della saga vorrebbe spostarsi più su un gioco multiplayer, ambientato nel mondo di Joel ed Ellie, spiegando che ci sono casi in cui non serve davvero un sequel.
Capisco che ci sono davvero tantissime persone che stanno sperando in The Last of us Part III, chiedendosi se sarà fatto o meno. Tutto quello che posso dire è che Naughty Dog ha il privilegio e l’onore di lavorare con Sony, che ci supporta, finanzia i nostri giochi e per questo come studio le apparteniamo.
Le persone sono convinte che siccome qualcosa ha successo, allora abbiamo addosso la pressione di farne un sequel. Non è questo il caso. Ad esempio, per noi, Uncharted è stato un successo incredibile e Uncharted 4 è stato uno dei nostri giochi più venduti. Eppure, abbiamo messo un punto alla sua storia e possiamo dire di aver finito. Andiamo avanti.