In questi ultimi anni il mercato digitale dei videogiochi non ha fatto che crescere esponenzialmente, tanto che ormai la maggior parte dei giocatori comprano giochi più in digitale e non in formato fisico o da negozi retail.
Un dato simile si era osservato lo scorso luglio in uno dei report stilati da Sony, il quale rivelava come il 79% dei clienti aveva acquistato giochi per PS4 e PS5 in formato digitale, mentre il restante 21% aveva comprato giochi in formato fisico. Sicuramente hanno avuto un forte impatto su questa crescita la pandemia di Coronavirus (che nel 2020 portò diversi paesi a ordinare un lockdown) e la presenza di console sprovviste del supporto CD e dedicate solo ai giochi acquistati digitalmente.
Il dominio del mercato digitale: i dati dell’ERA sugli acquisti videoludici in Gran Bretagna
Un’altra conferma della crescita del mercato digitale viene dalla Gran Bretagna. Grazie ai dati diffusi dall’ERA (Digital Entertaiment and Retail Association), si è scoperto che nel 2022 il digitale ha affermato il proprio dominio sul mercato inglese. Ben l’89,5% degli acquisti videoludici effettuati nel paese sono stati effettuati su store digitali, mentre solo il 10,5% degli acquisti sono stati effettuati da negozi retail. Il 30% degli acquisti digitali è stato effettuato tramite app per cellulari.
Secondo quanto riportato dalla BBC, il mercato britannico ha raggiunto un valore pari a 4,7 miliardi di sterline (circa 5,32 miliardi di euro), ponendosi al di sopra di altri settori d’intrattenimento come cinema, musica e TV. Kim Bailey (chief executive di ERA) ha dichiarato che il settore videoludico ha dominato il mercato dell’intrattenimento – nonostante abbia avuto solo una crescita del 2,3% rispetto agli scorsi anni – e che continua a definire il ritmo di tutta l’industria dell’intrattenimento.
In ogni caso i dati sono più che altro delle stime, in quanto ora è difficile tracciare facilmente l’andamento del marcato in quanto è molto frammentato, e molti giocatori e aziende potrebbero decidere di non rivelare i propri acquisti. I dati di ERA sono quindi considerati un vero e proprio punto di riferimento per l’industria (almeno nel Regno Unito).