Il 2023 è iniziato da pochi giorni, ma non si apre in modo proprio roseo per Amazon, in quanto la compagnia ha deciso di licenziare in totale 18000 dipendenti. Il CEO dell’azienda, Andy Jassy, ha spiegato in una lettere pubblica che si tratta di un processo di pianificazione per quest’anno che è stato concordato con i diversi capi dipartimento dell’azienda.
La revisione quest’anno si è dimostrata molto più difficile degli anni precedenti a causa dell’incertezza economica e delle troppe assunzioni degli ultimi mesi del 2022. A novembre l’azienda aveva già intenzione di far saltare diversi posti di lavoro a partire dai settori Devices, Books e People, Experience and Technology (PXT), anche se allora si parlava di licenziare 10000 persone.
Jassy aveva anticipato ulteriori tagli, e quindi eccoci arrivati ai 18000 licenziamenti. La maggior parte delle persone saranno licenziati dagli Store Amazon e dal già citato settore PXT. Il CEO della compagnia ha dichiarato che attualmente stanno lavorando per aiutare le persone licenziate, fornendogli dei pacchetti che includono: un’indennità di fine rapporto, un’assicurazione sanitaria transitoria e un supporto per l’inserimento in un nuovo posto di lavoro. A novembre era stato detto che i dipendenti licenziamenti sarebbero stati riassegnati a un altro settore dell’azienda qualora possibile.
I licenziamenti di Amazon, una notizia prematura
La notizia è stata però diffusa prematuramente da una notizia interna ad Amazon, e Jassy è dovuto correre ai ripari a pubblicare il comunicato ufficiale riguardo i licenziamenti sul sito ufficiale dell’azienda, prima d’informare i dipendenti che saranno coinvolti.
Le persone saranno convocate singolarmente per discutere del licenziamento in questi giorni. Per quanto riguarda l’Europa, a partire dal 18 gennaio verranno contattati i sindacati nei diversi paesi.
Amazon ha iniziato a tagliare posti di lavoro già l’anno scorso, e l’unico modo per uscire dalla crisi sembra essere l’ossessionarsi ai clienti. Nonostante i problemi con il personale, l’azienda ha iniziato a fare le prime consegne con dei droni negli Stati Uniti, che avvengono entro un’ora dalla partenza del pacco dai magazzini dell’azienda.