Adriana Chechik, la star di Twitch che è stata coinvolta nella triste vicenda del TwitchCon di alcuni mesi fa, è ancora in fase di ripresa dal terribile incidente subito all’evento.
La content creator si è rotta la schiena in due punti durante una delle attività organizzate nel corso della conferenza, cosa che l’ha portata a subire diversi interventi chirurgici per cercare di risolvere i danni al sistema nervoso e ripristinare la funzionalità della vescica.
La guarigione di tale trauma è molto lunga, e poiché Adriana non riesce ancora a camminare bene passa gran parte del suo tempo a casa. Ultimamente, alcuni dei suoi spettatori su Twitch hanno deciso di farle un pessimo “scherzo”: hanno chiamato la polizia, e fatto in modo che le forze dell’ordine irrompessero a casa della streamer senza alcuna ragione.
Un periodo poco felice per Adriana Chechik
La streamer ha parlato della cosa su Twitter, comunicando che qualche “persona poco intelligente” le ha tirato un brutto scherzo in questo periodo piuttosto complicato per la propria salute, ostacolandone ulteriormente la guarigione.
Tra l’altro, come nota la streamer nel suo tweet, pare che non sia la prima volta che una cosa del genere accade. Tant’è che Adriana Chechik dice che ormai ha acquisito una certa confidenza con i poliziotti, dato che cose simili sono già avvenute in passato.
Quello che è stato attuati ai danni della streamer è la cosiddetta pratica dello “swatting”, ovvero quella in cui una persona decide di chiamare le forze dell’ordine per intervenire a casa di qualcuno che si sospetta stia causando un danno a sé stesso o ad altre persone.
Sembra che negli ultimi mesi questa pratica si sia diffusa ancora di più che negli scorsi anni. Altri streamer che sono stati colpiti dallo swatting di recente sono IShowSpeed, Kai Cenat e Adin Ross. Nel caso di Adriana, però, la cosa grave è che tale fenomeno è stato attuato su una persona che ha subito un trauma di questo calibro, perdendo un bambino a causa dell’incidente (pare che fosse incinta quando il fatto è accaduto) e che deve affrontare un lungo processo di guarigione e di ripresa della totale funzionalità corporea.
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