Chef Rubio e almeno altre 23 persone denunciate da Liliana Segre: la superstite dell’Olocausto e senatrice a vita della Repubblica Italiana ha deciso di porre fine in questo modo agli insulti e alle minacce che riceve online ormai da tempo. Tra i nomi dei denunciati alla caserma dei carabinieri di Milano figura anche quello di Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio.
Il cuoco è un personaggio televisivo divenuto piuttosto celebre grazie a programmi quali Unti e bisunti, o Camionisti in Trattoria. Le minacce dei denunciati sarebbero giunte attraverso i social network in risposta ad alcune delle affermazioni fatte da Liliana Segre in merito alla campagna vaccinale e alla guerra in Ucraina.
Rubini (il meglio conosciuto come Chef Rubio) pare essersi espresso contro la senatrice già in passato, e i suoi legami con ambienti di estrema sinistra per le sue posizioni filo palestinesi sono già noti. Proprio da questi ambienti deriverebbero inoltre diverse accuse e tesi antisemite che coinvolgono anche Liliana Segre. In ogni caso, sui social lo Chef si è difeso sottolineando la mancata ricezione di alcuna denuncia, e negando che sia mai stata posta minaccia da parte sua nei confronti della senatrice.
Le persone coinvolte nella denuncia di Liliana Segre
Lo scorso 6 novembre Rubini scriveva il seguente testo su Twitter, in risposta all’affermazione di Segre che chiedeva più severità nei confronti dei medicini no vax:
Quanto più severa, Liliana Segre? Roba de fustigazione e manciate de sale a coprire le ferite. Gogna? Vergine di ferro? Giusto per capire i tuoi gusti. #Auschwitz e #CheSchifo.
Non è la prima volta che Chef Rubio viene coinvolto in denunce simili. Già nel 2020 fu la Comunità Ebraica di Roma a denunciarlo per via delle parole antisemite dette dal cuoco durante un programma radiofonico.
Oltre a ciò, la senatrice si ritrova ora a doversi proteggere non solo dagli “hater” antisemiti e dalle minacce degli ambienti di estrema sinistra ed estrema destra (che l’hanno costretta a vivere sotto scorta), ma sin dalla pandemia a essi si sono aggiunti anche i no-vax, per via delle posizioni prese nei confronti dei medici che decidono di rifiutare i vaccini.
La guerra russo-ucraina, poi, non ha fatto altro che aumentare la benzina sul fuoco. Dagli ambienti filo-putiniani sono piovute critiche nei confronti della senatrice quando questa ha dimostrato la propria solidarietà nei confronti del popolo ucraino.
La senatrice, che ha sempre espresso posizioni piuttosto chiare e nette in merito alle vicende attuali, sin da dopo l’insediamento di Giorgia Meloni ha deciso che è infine venuto il momento di denunciare coloro che, nei suoi confronti, hanno gettato fin troppo spesso odio e insulti. Adesso, i suoi avvocati si impegneranno a esaminare i messaggi di odio e minaccia identificandone gli autori per poi denunciarli.
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