Zombie Cure Lab fa il suo esordio su Steam oggi 7 Dicembre 2022 con l’ early access della sua versione alpha.
In questi giorni abbiamo passato diverse ore sul gestionale a tema zombie sviluppato da Thera Bytes e in questa recensione vi racconteremo com’è andata la nostra esperienza.
Thera Bytes è un piccolissimo team di appena 12 elementi con base a Monaco in Germania con esperienza nel campo degli applied games, cioè giochi finalizzati non solo allo scopo di intrattenere ma anche di insegnare, divulgare e diventare anche parte di trattamenti in campo medico.
In sviluppo dal 2019, Zombie Cure Lab prova a seguire le orme di capisaldi del genere come Two Point Hospital, Prison Architect e Timberborn con un vasto arsenale di contenuti pronti ad arricchire il gioco nel corso dei prossimi mesi.
Abbiamo la cura per gli zombie
Zombie Cure Lab è un sandbox che ci chiama a prendere in gestione un laboratorio di cura degli zombie in una realtà alternativa in cui la piaga che ha fatto tanto penare Rick Grimes e soci, tra i tanti, ha preso il sopravvento.
A differenza di tante storie ambientate in un’apocalisse zombie in cui non c’è soluzione alla pandemia, gli sviluppatori di Thera Bytes ci mettono a fare i conti con un mondo in cui una cura è stata trovata. Il nostro compito sarà quello di allestire da zero, su un appezzamento di terreno recintato, un laboratorio in cui catturare e curare i non-morti che assalteranno le nostre mura durante la notte.
Al momento di iniziare una Nuova Partita avremo la possibilità di scegliere tra varie zone proposte per cominciare i lavori al nostro laboratorio. Consigliamo vivamente di iniziare dalla zona tutorial per avere almeno idea di quali siano i primi edifici da costruire.In mancanza di questi infatti avremo seri problemi a reperire le risorse essenziali per sostentare i membri della comunità e per costruire nuovi edifici.
Il tutorial sarà poi di vitale importanza in quanto ci spiegherà come difendere le mura installando armi con munizioni congelanti, unico modo per immobilizzare gli zombie e portarli nelle camere per il trattamento di cura.
Una volta guariti, questi diventeranno membri della comunità e potranno essere assegnati per lavorare a una delle occupazioni che mandano avanti la baracca. L’assegnazione avviene in modo abbastanza macchinoso e capita spesso che i personaggi facciano cose completamente diverse da quelle che dovrebbero.
Dopo aver costruito la base di ricerca abbiamo messo a lavorare alcuni dei nostri fedeli abitanti, ovvero i pochi che hanno risposto al comando, per accumulare punti ricerca. Questa è ciò che ci permetterà di sbloccare nuove strutture, migliorare le attuali e migliorare il trattamento di cura.
A questo punto ci siamo trovati ad aver completato tutti gli obiettivi. Abbiamo creato una rete elettrica per far funzionare la postazione dedicata alla ricerca e al trattamento dei non morti, della cucina e dei nostri cannoni sparaneve. Siamo pronti a difenderci dalle orde notturne e ad accumulare risorse per far crescere e progredire il laboratorio e la qualità di vita all’interno delle mura.
Tra i nostri compiti infatti ci sarà anche quello di provvedere al cibo sia degli abitanti umani, sia dei non-morti curati che anche se hanno perso la loro fame di cervelli, non hanno perso quella per la carne.
Zombie Cure Lab e i difetti dell’early access
Poco tempo dopo aver concluso la sezione tutorial, Zombie Cure Lab ha confermato le impressioni iniziali di un titolo ancora molto acerbo. Non possiamo dire di aver provato un particolare coinvolgimento nel portare avanti la nostra gestione del laboratorio. Nonostante il gioco sia già completo degli elementi necessari a portare avanti una campagna senza intoppi, perde dal punto di vista della varietà e del divertimento. Sono presenti alcune trovate interessanti ma non bastano per movimentare un gameplay che dopo le prime 2-3 ore si siede all’angolo del “già visto”.
I giocatori più appassionati di gestionali non saranno magari completamente soddisfatti ma sapranno trovare una sana dose di divertimento con un titolo che risulta dopotutto un passatempo accettabile. Chi invece è inesperto magari potrà trovare il titolo interessante, quantomeno per il tema, per fare un po’ di esperienza con un genere di nicchia anche se, a dirla tutta, avremmo altri due o tre nomi da consigliarvi prima.
Questi dubbi che ci ha lasciato Zombie Cure Lab riguardano solamente l’attuale situazione del gioco. Tutte le osservazioni precedenti vanno in qualche modo prese con le pinze in quanto c’è ancora molto lavoro in corso d’opera e che ci viene presentato quando entriamo in gioco.
Dai piani di Thera Bytes si nota la voglia del team di supportare e valorizzare il Zombie Cure Lab con miglioramenti e aggiunte che stuzzicano non poco la nostra curiosità. Queste comprendono tra le varie cose, una Game Wiki che sarà sicuramente molto utile, una maggiore velocità di gioco, contenuti aggiuntivi per la ricerca, per le costruzioni e per i lavoratori.
Ci aspettiamo di vedere anche miglioramenti all’intelligenza artificiale degli zombie e alla varietà delle orde che, nonostante in alcuni casi ci hanno fatto preoccupare e nonostante avanzando con la campagna un po’ di differenza arriva, risultano spesso quasi noiose e di contorno.
Conclusioni
In fin dei conti possiamo dire che Thera Bytes ha fatto un lavoro discreto con Zombie Cure Lab, con un supporto post-lancio che se rispettato potrà sollevare un po’ tutta l’esperienza di gioco. Anche se, in conclusione, il gioco riesce a intrattenere sufficientemente i giocatori, l’ispirazione presa da titoli come quelli citati in apertura è troppo marcata e non riesce ad aggiungere nulla di nuovo al genere di riferimento, arrivando a volte quasi a sembrare un semplice esercizio per omaggiare i capisaldi dei gestionali, senza mai avvicinarsi al loro livello.
Secondo quanto riportato su Steam dal team di sviluppo, il supporto post-lancio è già ben delineato per i prossimi 12 mesi, durante i quali i possessori del gioco potranno crescere insieme a esso e soprattutto supportare il lavoro di Thera Bytes che non esclude di alzare il prezzo una volta raggiunto il 100% del completamento dei lavori.
Sarebbe un errore sconsigliare l’acquisto di Zombie Cure Lab, soprattutto se siete videogiocatori appassionati di sandbox e sarebbe un errore farlo anche se non lo foste. Non riusciamo però a non suggerirvi di informarvi bene prima di farlo ed eventualmente attendere un calo di prezzo, comunque molto accessibile dato che il titolo arriva su Steam scontato già dal giorno d’esordio al costo di 19,99€ invece di 24,99€.
Diciamo quindi che il gioco, dopotutto, si lascia giocare e regala qualche ora di moderato svago.
Il voto che troverete alla fine di questa recensione racchiude allo stesso tempo i dubbi e le delusioni che ci ha regalato il titolo ma anche l’incoraggiamento e la speranza per i futuri aggiornamenti che potrebbero rendere Zombie Cure Lab molto più interessante.
In tal caso, ci riserviamo la possibilità di aggiornare questa recensione per valorizzare i risultati che verranno raggiunti, se verranno raggiunti. Ci rivedremo sulle pagine di DrCommodore.it
VOTO FINALE
Voto - 6
6
Voto
Zombie Cure Lab è un sandbox gestionale che segue il percorso tracciato dai capisaldi del genere. Nonostante risulti un passatempo accettabile, non riesce ad avvicinarsi a loro e cade troppo spesso nel clichè del "già visto".