Il sodalizio tra il mondo del calcio e quello delle scommesse esiste da tempo immemore. Spazi pubblicitari, campagne promozionali e cartelloni a bordocampo: il betting ha da sempre foraggiato l’intera cultura calcistica. Questa fetta di mercato è stata negli ultimi tempi occupata dai tipster, persone che pubblicano le loro schedine online. I tipster assomigliano sempre più a degli influencer e nell’ultimo periodo si stanno affacciando anche a realtà più professionali.
Il Pengwin è sicuramente il tipster più famoso ma ne esistono molti altri che propongono le loro giocate online. Le modalità di guadagno degli “scommettitori seriali” sono però sconosciute anche dai loro stessi sostenitori. Analizziamo insieme questo universo, fatto di link affiliazione e cifre da capogiro in cui il guadagno è sempre a favore dei geni delle bollette.
Luci e ombre dei tipster online
Nel 2018 Il Decreto Dignità del Movimento 5 Stelle ha ridimensionato la possibilità di marketing dei vari operatori di scommesse. Per comprare spazi pubblicitari sui canali tradizionali è stato obbligatorio creare portali di news sportive. Le pubblicità di questi portali non sono vietate dal decreto e possono essere trasmesse senza alcuna limitazione. Gli operatori del settore hanno però iniziato anche a sfruttare alcuni influencer per sponsorizzare i propri siti di scommesse.
I Tipster sono personaggi di internet che pubblicano schedine sui loro profili instagram o su canali telegram dedicati. Kingegnere, LoScomm, MirkoCisco, NeneTips: questi sono soltanto alcuni nomi di grandi tipster. Le loro schedine hanno di solito vincite potenziali da capogiro. Molti tipster posseggono dei gruppi privati e per accedervi è richiesta l’iscrizione a siti di scommesse specifici.
Gruppi Telegram di lusso per accedere alle schedine
L’esclusività di questi gruppi è fabbricata artificialmente aprendo per un limitato periodo di tempo i nuovi accessi. Per ottenere il lasciapassare è necessario inviare in privato al tipster uno screenshot dell’avvenuta registrazione e del primo deposito. I Tipster ripetono che l’iscrizione a questi siti è completamente gratuita e di fatto, lo è: il denaro utilizzato per aprire il conto gioco è utilizzabile fin da subito.
Il tipster guadagna da ogni singola iscrizione. Non abbiamo i dati di guadagno di Tip Affiliation, il sito di comparazione utilizzato da tipster come Kingegnere. Su un altro sito di comparazione bonus siamo però riusciti a ricavare delle stime. il CPA (costo di acquisizione) su Top Affiliation è di circa 50€ per ogni utente che si iscrive grazie al link e contestualmente fa un deposito. In alternativa otterrebbe una revenue share, cioè la condivisione del ricavo da parte del negozio o operatore di servizi attestata a circa il 20% dei depositi. La modalità è simile a quella utilizzata dagli streamer che giocano alle slot su Twitch e che condividono un comparatore bonus in chat.
La gestione dei Tipster avviene anche grazie ai management
Tipster Management ha sotto la propria ala alcuni degli scommettitori più famosi come Kingegnere. Sul loro sito si presentano così:
La Tipster Management è un’agenzia di marketing avente come core business la formazione e la crescita del Tipster. Tale figura, nata grazie all’espansione del mondo digitale e in particolare del web e dei social media, ha come funzione principale quella di fornire consigli e suggerimenti sulle principali competizioni sportive al proprio pubblico. Il successo di un tipster è dato in primis dall’efficacia dei suoi suggerimenti, poi dalla strategia di marketing ad esso adottata. Pertanto non si può lasciare spazio all’improvvisazione o alla fortuna, ma occorre una costante attività di studio al fine di individuare le occasioni e le strategie da sfruttare nel mondo delle scommesse.
La Tipster Management comunica anche sul suo sito di essere il possessore di Tip Affiliation, il sito di comparazione citato poco sopra:
TipAffiliation è il network numero uno per le Affiliazioni Gambling. Sviluppata come Una piattaforma (CRM) di affiliazione completa, consente di guadagnare online chiunque possiede un canale informativo (sito web, landing page). All’interno del Network sono presenti oltre 20 operatori di gioco. Inoltre, con TIpAffiliation ti mettiamo a disposizione gratuitamente la piattaforma, un comparatore e un’assistenza giornaliera via skype ed e-mail.
Stiamo parlando di un sistema rodato e funzionante che ha sulle spalle un giro faraonico di denaro. In questo modo i siti di scommesse possono aggirare le dinamiche della pubblicità tradizionale parlando in modo più diretto agli appassionati sportivi. Il seguito dei tipster ha permesso anche a molti di partecipare a trasmissioni televisive: lo stesso Sportitalia trasmette TipStop, programma in cui vari scommettitori analizzano le partite e suggeriscono pronostici.
Il Pengwin è un caso isolato
Il Pengwin ha seguito un percorso praticamente opposto: lo streamer ha sempre fieramente ricordato ai suoi fan di non avere alcun gruppo privato. Tutte le sue schedine vengono pubblicate e sono disponibili sui suoi profili social. Forse è proprio questo il motivo principale delle prese in giro che da mesi gli vengono rivolte: se le analisi perdenti degli altri tipster vengono viste soltanto dai fan più fedeli, quelle de Il Pengwin sono alla mercé di tutti.
In un gioco imprevedibile come il calcio, è facile inciampare in analisi scontate o dare per vincenti squadre sulla carta imbattibili. Ma il pallone è rotondo e di tanto in tanto anche la più scarsa delle squadre può vincere contro l’Argentina o la Germania.
La filosofia de Il Pengwin ha permesso allo streamer di collaborare anche con aziende precluse ad altri tipster. Lo scommettitore ha potuto seguire tutte le fasi a gironi della Champions League opportunamente testimoniata su Instagram grazie alla collaborazione con Amazon Prime Video. Ha collaborato con Fabio Caressa e in occasione dei mondiali sta conducendo KickOff, la trasmissione in onda sul suo canale Twitch con ospiti del calibro di Luca Toni, Sandro Sabatini e Sebastian Frey. Dei nomi altisonanti per un progetto che è legato a doppio filo con il betting: il programma si basa, ovviamente, sui pronostici qatarioti.
Calcio e Betting: davvero inseparabili?
Se in Italia la pubblicità tradizionale è stata completamente svuotata di valore lasciando ai vari competitor l’onere di aggirare il problema, la questione sui social è molto più complessa. L’iscrizione ai siti di scommesse è facile e veloce e anche i più giovani con i dovuti accorgimenti possono iscriversi senza problemi.
Il dato è preoccupante: secondo i dati del Sistema di Sorveglianza HBSC (Health Behaviour in School-aged Children) pubblicato nel 2018, la percentuale di quindicenni che ha dichiarato di aver scommesso almeno una volta nella vita è del 42,2%. I giocatori minorenni a rischio sono il 19,8% dei ragazzi e l’8,7% delle ragazze. I tipster, ovviamente, sono seguiti anche da ragazzi maggiorenni ma il target è comunque giovane: secondo i dati forniti da Nomisma solo il 3% tra gli over 65 gioca online.
La fortuna dei tipster è facilmente intelligibile. Il loro grande merito è saper parlare degli eventi calcistici fidelizzando le persone con un elitario metodo di selezione. Meno comprensibili sono invece le collaborazioni dei tipster con televisioni, Amazon e grandi personaggi sportivi.
Giocare responsabilmente è possibile ma è la sponsorizzazione indiretta è comunque problematica. Il tipster cerca di impersonare il giocatore vincente che analizza le partite con l’impudenza dell’infallibilità. Questi giocatori, però, non esistono. Il giocatore d’azzardo è, per definizione, sempre in perdita.
Il sodalizio tra calcio e scommesse è davvero indissolubile? L’unico legame che sembra esistere è pubblicitario. Il tipster ne esce vincente e il personaggio pubblico ne esce rinvigorito ottenendo visibilità. L’unico grande perdente è soltanto chi gioca per davvero.
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