In Giappone, gli otaku godono generalmente di una pessima reputazione. Nel paese, con tale parola, non vengono descritto solo coloro che sono grandi appassionati di anime e manga ma, più genericamente, coloro che hanno una forte passione per un qualche tipo di hobby e attività, quasi a livello ossessivo.
Nonostante lo stigma dietro questo termine stia da alcuni anni diminuendo, la maggior parte dei giapponesi considera ancora piuttosto imbarazzante il fatto che persone adulte custodiscano, ad esempio, anime e manga in modo maniacale.
Una ragazza (che è rimasta anonima), però, ha espresso tutto il suo disgusto verso questa categoria di persone: non riesce a sopportare di essere circondata da otaku, e vuoe addirittura andarsene dalla scuola che considera piena di tali individui.
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La disperazione della studentessa giapponese
La ragazza, che frequenta una scuola tecnica, e ha rivelato che la presenza di tali elementi nella sua classe le ha fatto totalmente passare la voglia di studiare.
In particolare, l’anonima ha pubblicato un post in cui descrive per filo e per segno tutte le ragioni che la portano a considerare i suoi compagni di scuola “disgustosi otaku”. Ecco cosa ha scritto la ragazza:
“Sono una matricola in una scuola tecnica. Voglio abbandonarla subito: non mi piacciono per persone di tutta la classe. Sono circondata da otaku puri e disgusti. Non ho la motivazione di stare nella stessa classe per cinque anni con loro.
Prima di cominciare sapevo che sarei stata in classe con loro per cinque anni, ma proprio come al liceo ci sono persone brillanti e alla moda (dove mi aspettavo di trascorrere i preziosi 5 anni).
Dopodiché, nel post la ragazza procede pentendosi della scuola scelta:
Penso di aver sbagliato a studiare qui. Se avessi saputo che tutti qui erano così infantili, pieni di otaku a cui non importava del loro aspetto, sarei entrata in una normale scuola superiore. È stata una mia scelta quella di fare il liceo tecnico, ma non voglio perdere cinque anni per un errore.
Ovviamente volevo studiare, ma volevo anche cantare e godermi la mia giovinezza che ho solo ora. Ho cercato di trasferirmi e trasferirmi, ma sono perplessa perché è impossibile a causa del tempo e di altri motivi.
Piango quando penso che non posso uscire da questa disperazione, a meno che io non muoia.
Speriamo che l’esperienza della studentessa nella scuola non la porti alla follia, bensì a comprendere e apprezzare persone che, semplicemente, si godono un hobby e un’attività, senza eccessi.
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