Dopo il clamoroso acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, i dipendenti del social network hanno ricevuto un’e-mail che li istruisce sui comportamenti da adottare in vista di un taglio che, secondo le stime, coinvolgerà la metà dei 7.500 dipendenti di Twitter.
Twitter ha inviato un’e-mail ai dipendenti per annunciare i licenziamenti
Secondo The New York Times, che afferma di aver ricevuto una copia dell’e-mail inviata dall’azienda, parte dei dipendenti ha ricevuto istruzione di tornare a casa e di non dirigersi in ufficio nella giornata di venerdì (oggi) per consentire l’inizio dei licenziamenti. Ecco il testo dell”e-mail come riportato dal quotidiano statunitense:
Nel tentativo di indirizzare Twitter su un percorso sano, attraverseremo il difficile processo di riduzione della nostra forza lavoro globale. Riconosciamo che ciò avrà un impatto su un certo numero di persone che hanno dato un prezioso contributo a Twitter, ma purtroppo questa azione è necessaria per garantire il successo dell’azienda in futuro.
L’e-mail, priva di firma e inoltrata da un indirizzo aziendale, è stata diffusa nella serata di ieri preannunciando un ulteriore messaggio di conferma previsto per questa mattina. Alcuni dipendenti hanno confermato di non avere più l’accesso ai sistemi dell’azienda, un chiaro preludio a un possibile licenziamento immediato.
Elon Musk vieta l’accesso agli uffici a chi non lavora a progetti “cruciali”
Come anticipato nell’e-mail diffusa giovedì sera, questa mattina è stata diramata una comunicazione che confermava il licenziamento di parte dei dipendenti. Le stime parlano di circa 3.700 dipendenti, cifra non molto lontana da quella stimata dal Washington Post poco più di due settimane fa.
Subito dopo l’invio della primissima comunicazione è cominciata anche la chiusura degli uffici “per salvaguardare la sicurezza di ogni dipendente, e di sistemi e dati dei clienti”. Secondo l’e-mail le chiusure sono temporanee, ma non sono state specificate date di riapertura e sono stati sospesi momentaneamente anche gli accessi tramite badge con ID aziendale.
Gli unici dipendenti che hanno ottenuto il permesso di rimanere sono quelli impegnati sui progetti cruciali o, a detta di uno dei dipendenti intercettati da Variety, sui “suoi progetti” (di Elon Musk, NdR.). I progetti in questione sono molto probabilmente la modifica della procedura di verifica in una sorta di abbonamento o il reboot di Vine, la piattaforma di video brevi chiusa da Twitter diversi anni fa.
I dipendenti rispondono intavolando una class action contro Twitter
Non è tardata ad arrivare la risposta di un gruppo di ex-dipendenti di Twitter, che ha presentato una class action al tribunale di San Francisco contro l’azienda di Elon Musk. La motivazione è molto semplice: Twitter non ha dato il preavviso di 60 giorni stabilito dalla legge a tutela dei lavoratori.
La causa è stata depositata nella giornata di giovedì, mentre si diffondevano le notizie che Musk avrebbe dato il via al licenziamento di metà della forza lavoro dell’azienda. Tra le tesi a supporto della class action c’è anche un precedente caso di violazione dei diritti dei lavoratori da parte del magnate.
Nel giugno 2022, un gruppo di dipendenti della multinazionale di auto elettriche Tesla ha fatto causa all’azienda dopo un licenziamento di massa senza preavviso. Anche in quell’occasione, Elon Musk aveva dato ordine ai propri dirigenti di bloccare le assunzioni e di prepararsi a un imminente taglio del personale, avvenuto qualche settimana più tardi ai danni di centinaia di lavoratori.
FONTI: Business Insider, The New York Times, The Verge