Titus Low sembrerebbe uno dei tanti influencer di Onlyfans, ma ultimamente è divenuto famoso per una storia piuttosto particolare: il ragazzo 22enne di Singapore è appena stato condannato a tre settimane di carcere e al pagamento di 3 mila dollari di multa, a causa del suo lavoro.
La ragione è presto spiegata: nonostante le autorità del paese gli abbiano intimato di smettere di pubblicare materiale esplicito sulla piattaforma, egli ha continuato imperterrito a farlo.
Il 22enne è tra i più importanti volti di OnlyFans di Singapore e conta migliaia di abbonati. Proprio perché si sentiva in dovere di rispondere alle responsabilità che derivano da questa popolarità, ha deciso di sfidare il divieto impostogli dalla polizia, purtroppo con risultati piuttosto sfortunati.
OnlyFans apre un dibattito a Singapore
OnlyFans non ha certamente bisogno di presentazioni. La piattaforma in cui i creator possono guadagnare proponendo ai loro fan contenuti esclusivi a pagamento è ormai ben nota, e molti influencer in tutto il mondo riescono a “mettere il pane in tavola” dedicandosi per lavoro alla gestione del loro profilo.
Eppure, a Singapore i suoi creator non hanno vita facile: la pornografia è illegale nel paese. Per questo le autorità, una volta scoperto cosa Low postava online, lo hanno punito con pesanti sanzioni. A quanto pare, circa un anno fa è stata aperta un’indagine su di lui, dopo che qualcuno aveva informato la polizia della presenza di un video osceno, ritrovato sul telefono della nipote di 12 anni.
Durante le indagini sul suo profilo, gli è stato ordinato d’interrompere l’attività sulla piattaforma, divieto che pare non aver rispettato per ben due volte. Infatti, la prima volta il creator ha consegnato i suoi dati d’accesso alla polizia, ma se li è poi fatti reimpostare dalla piattaforma e ha caricato altri otto video e foto osceni.
La seconda volta, la polizia ha scoperto di nuovo Titus e gli ha cambiato nuovamente la password. Anche in questa occasione, Titus ha recuperato l’account e postato altre decine di contenuti espliciti. Ed è così che il creator si è visto recapitare prima una multa per aver pubblicato materiale osceno, poi una pena detentiva per non aver ottemperato all’ordine della polizia. Di fronte a tali accuse, il creator si è dichiarato colpevole di entrambe.
Verrebbe dunque da chiedersi: perché Titus ha continuato a postare contenuti e ad ingannare la legge nonostante la consapevolezza di ciò che sarebbe potuto succedere? Secondo il suo avvocato, egli si sentiva in obbligo di continuare a fornire ai suoi abbonati ciò per cui avevano pagato.
Nel paese adesso si è aperta la questione della sicurezza di una piattaforma come OnlyFans. Secondo l’accusa, la piattaforma non garantisce in modo abbastanza convincente che i suoi contenuti non possano uscire dai suoi confini, tant’è che il video è stato trovato sul telefono di una ragazzina più che minorenne.
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