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Twitch nella bufera: dopo i recenti avvenimenti l’hashtag #BoycottTwitch diventa virale

Dopo gli avvenimenti delle ultime settimane Twitch è al centro di una vera e propria bufera: tutto è iniziato con la modifica del sistema di retribuzione degli streamer. Fino ad ora infatti gli streamer più popolari godevano di una ripartizione 70/30, incassando di fatto più della metà dei proventi delle loro live e abbonamento. Dal 2023 non sarà più così e si passerà ad una retribuzione 50/50 per tutti, non solo per gli streamer medio/piccoli come accaduto fino ad ora. Inutile dire che le critiche contro questa modifica non si sono risparmiate, nonostante la risposta del chief monetisation officer all’ultima Convention abbia cercato senza successo di placare gli animi.

Ed è proprio al TwitchCon che i problemi sono ulteriormente scoppiati: durante l’evento, infatti, si sono verificati una serie di incidenti più o meno gravi che hanno aizzato ulteriormente la rabbia degli utenti nei confronti della piattaforma viola. Amouranth, fra gli streamer più popolari e seguiti a livello internazionale, ha raccontato di come all’evento abbia subito stalking, al punto che il suo staff di sua sicurezza personale è stata costretta ad intervenire più volte.

L’incidente più grave è quello che ha coinvolto Adriana Chechik assieme ad altri streamer, invitati a lanciarsi in una piscina piena di spugne anche da altezze piuttosto elevate senza che la profondità della piscina fosse tale da impedire l’impatto degli streamer contro il pavimento, causando numerosi feriti. Tutto ciò ha creato una vera e propria bufera attorno alla piattaforma e numerosi utenti hanno dato vita all’hashtag #BoycottTwitch.

https://twitter.com/ac3d3m0n/status/1579214350417788928
https://twitter.com/detinskapica/status/1579902168899125248

Tramite l’hashtag, diffuso soprattutto su Twitter, gli utenti invitano tutti quanti a smettere di utilizzare la piattaforma viola in segno di dissenso e denuncia nei confronti di quanto accaduto. Oltre a quanto già detto viene denunciato anche il trattamento che le persone disabili hanno ricevuto e il fatto che alla Convention non ci fosse nessun medico preposto ad occuparsi di eventuali emergenze, cosa ritenuta assurda per un evento di quelle dimensioni.

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Qualcuno si è posto in maniera più pacata, invitando comunque a supportare i piccoli streamer tramite piattaforme alternative qualora si disdica il proprio abbonamento.

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Leggi anche: TwitchCon, danni più gravi dal previsto per Adriana Chechik, “no more sq****ing probably”

Fonte: Dexerto

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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