Gli NFT rimangono ancora un argomento spinoso, seppur l’interesse a riguardo sembra essersi affievolito negli ultimi giorni, molte aziende però ritengono comunque che essi siano qualcosa che ben presto diventerà onnipresente nel mondo digitale del futuro, andando dunque ad investire in lungo e in largo in queste particolari opere d’arte virtuali e monetizzabili.
In un report di Rest of Wirld, viene raccontato di un gioco NFT basato su Minecraft chiamato Critterz, il quale avrebbe ottenuto un successo abbastanza soddisfacente nei primi giorni della sua vita. I giocatori all’interno avevano iniziato ad assumere altri utenti per aiutare a costruire i loro possedimenti, dando in cambio una parte dei profitti ottenuti.
Tra questi, un individuo dal nome di Big Chief ha raccontato come il suo team, costruito per la maggior parte da ragazzini delle Filippine, andava a raccogliere risorse per un casinò, andando poi a pagare dei “costruttori professionisti di Minecraft” per costruirlo veramente, dandogli la bellezza di 10 mila dollari.
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Le dichiarazioni di un lunatico di NFT
Big Chief ha spiegato di far giocare un bel po’ di ragazzini per lui, ed essi lo farebbero perché così ottengono ulteriori soldi in un paese che va pressoché ad imprigionarli. Dunque, nelle Filippine ci sarebbero persone disposte a giocare il titolo in questo modo, perché secondo Big Chief avrebbero avuto la possibilità di guadagnare il necessario.
Non si trattava però solo di giocare: la sua squadra richiedeva d’impiegare almeno 8 ore al giorno, similmente ad un normale lavoro a tempo pieno, con lo scopo di recuperare i costi degli acquisti di NFT, ovvero i lotti di terra “digitali”, e massimizzare i guadagni nel modo più rapido possibile. Tuttavia, egli si è detto alquanto infastidito da alcune insinuazioni, che andavano ad affermare come lo sfruttamento di persone svantaggiate in paesi poveri fosse, appunto, sfruttamento.
Big Chief sostiene come lavorare nelle Filippine porti molto poco guadagno, e il costo della vita sarebbe molto basso. Quando Mojang ha dichiarato che l’integrazione di NFT in Minecraft non sarebbe stata supportata, il valore di $BLOCK venne dimezzato dopo essere già drasticamente diminuito. Big Chief si lamentava comprensibilmente della sua perdita, raccontando di come avesse trattato i bambini come se fossero i suoi figli, e di come sia triste non poter offrire loro molto in questo momento.
Ma ad aiutarlo ci pensa un consulente di blockchain videoludiche della Mikhai Kossar, Wolves Dao, il quale ha suggerito d’inserirli nello “sfondo” dei videogiochi per intrattenere i giocatori più benestanti.
“Con la manodopera a basso costo di un paese in via di sviluppo, potresti usare le persone nelle Filippine come NPC, facendoli diventare NPC della vita reale nel tuo gioco. Andrebbero semplicemente a popolare il mondo, magari facendo un lavoro a caso o semplicemente camminando avanti e indietro, pescando, raccontando storie, un negoziante, tutto è davvero possibile”.
FONTE: PC Gamer