Ormai qualche settimana fa Planet Manga ha pubblicato il primo volume della Collector’s Edition del manga di Neon Genesis Evangelion e la prossima settimana il secondo (di sette in totale) sarà disponibile in tutte le fumetterie e store online.
Nelle ultime settimane Evangelion è stato sulla bocca di tutti soprattutto a causa della prima trasmissione al cinema di 3.0+1.0: Thrice Upon a Time, pellicola conclusiva della tetralogia dei Rebuild uscita su Amazon Prime Video un anno fa.
Del capolavoro di Hideaki Anno ci siano tantissime versioni, dunque, è noto a chiunque: i Rebuild stessi, che abbiamo appena menzionato, sono infatti compresenti rispetto alla serie e rappresentano una lettura alternativa. La stessa cosa vale per il manga di Yoshiyuki Sadamoto: è un’altra interpretazione della stessa storia. Proprio per questo motivo quando qualcuno mi chiede se vale la pena leggere il manga di Neon Genesis Evangelion pur avendo visto l’anime e i Rebuild la mia risposta è… Assolutamente sì, e adesso andremo a parlare del perché.
Non si tratta di una semplice trasposizione
Il limite delle trasposizioni molto spesso risiete nel loro essere, appunto, dei semplici adattamenti: ci si limita a riproporre in un formato diverso una storia che non ha niente di diverso rispetto all’originale. Nel caso di Neon Genesis Evangelion ciò non avviene e Yoshiyuki Sadamoto riesce, partendo dalle stesse basi dell’anime, a creare una sua versione della storia di Hideaki Anno e lo fa in modo praticamente perfetto.
Sin dal primo volume troverete diverse differenze rispetto ai corrispondenti episodi dell’anime e ciò non stona affatto, anzi. Vi sembrerà di trovarvi di fronte ad un’opera completamente nuova e vi ritroverete a seguire con ingenua curiosità le vicende di Shinji, Rei, Asuka e degli altri quasi come se fosse la prima volta.
È un perfetto connubio di vari media
Il manga di Yoshiyuki Sadamoto, come abbiamo detto prima, non è un adattamento né della serie classica di Neon Genesis Evangelion né dei Rebuild, ma piuttosto unisce elementi provenienti da entrambi, a tratti rimescolandoli e spesso modificandoli in modo tale da creare una storia nuova ma al contempo ricca di citazioni in cui gli appassionati di vecchia data possano ritrovare senza difficoltà ciò che hanno già visto in passato.
Senza scendere troppo nel dettaglio una delle scene più cruente dell’anime è qui interamente modificata e va a finire in modo completamente diverso rispetto al prodotto originale. Lo stesso si può dire per l’arrivo di Asuka, che si rifà più ai Rebuild che all’anime, e al finale stesso del manga, che invece riprende The End of Evangelion, senza però crearne una copia carbone.
Gli splendidi disegni di Yoshiyuki Sadamoto
I disegni di Yoshiyuki Sadamoto sono una gioia per gli occhi e si sposano perfettamente con le atmosfere del manga: riescono ad essere morbidi, a comunicare la malinconia e le emozioni dei personaggi quando è necessario, così come riescono ad essere duri o inquietanti nelle scene di battaglia o quando ad essere al centro della scena ci sono gli Angeli e gli Evangelion.
In conclusione, non possiamo fare altro che consigliare la lettura del manga di Neon Genesis Evangelion a chiunque, sia a chi conosce a memoria questa storia e ha fatto decine e decine di rewatch, sia a chi invece si approccia al capolavoro di Hideaki Anno per la prima volta. In entrambi i casi vi ritroverete di fronte ad una storia unica che riuscirà a toccare le corde del vostro animo come poche altre.
