Nella notte di ieri è uscito il primo episodio di House of the Dragon, la serie prequel de Il Trono di Spade e tratta dal libro Fuoco e sangue. Le prime reazioni dei fan sono state positive: in molti hanno paragonato la serie alle prime stagioni de Il Trono di Spade, le più apprezzate dal pubblico.
Prima dell’arrivo di House of the Dragon in TV, però, aleggiava un certo scetticismo: da una parte, diversi fan erano sinceramente preoccupati dopo il calo enorme di qualità delle ultime stagioni de Il Trono di Spade. Dall’altra però, molte persone sul web non avevano ben accolto alcune scelte, specie di casting.
E proprio su questo argomento si è espresso Steve Touissant, che interpreta Corlys Velaryon in House of the Dragon. Secondo l’attore, per alcuni fan “tossici” sono più accettabili nello show “draghi volanti” piuttosto che un “ricco di colore”.
House of the Dragon e internet: tra persone “supportive” e fan “tossici”
Steve Toussaint é stato recentemente intervistato dal sito Men’s Health a proposito del suo ruolo in House of the Dragon. A un certo punto, si è parlato di come la serie possa avere lo stesso successo de Il Trono di Spade, che tra il pubblico è diventato oggetto di “meme e screenshot”.
Per Touissant è “grandioso” che ci siano così tante persone entusiste per House of the Dragon; ma per l’appunto, è pur vero che una parte del pubblico non accetta diverse scelte operate dai produttori della serie:
Quello che è veramente meraviglioso è che per ogni persona tossica che ha trovato il modo di apparire sui miei social, ci sono state molte altre che sono state così supportive ed erano tipo “O mio Dio, non posso attendere oltre, questo sarà grandioso!”
Insonma, Steve Touissant illustra uno dei tanti problemi che si possono riscontrare negli ultimi anni su internet: una “fanbase” divisa in due, tra un pubblico sano e che discute civilmente sui social (la maggioranza, spesso silenziosa); e una parte degli utenti che è sempre pronta alla polemica sterile e, soprattutto, a commenti “tossici” e razzisti (una minoranza, purtroppo rumorosa):
Come dicevi, [queste persone] sono felici con un drago che vola. Sono felici per i capelli bianchi e gli occhi colorati di viola, ma un ricco nero? Questo [per loro] è inaccettabile“
Citando in parte Touissant, molti su internet, anche giovani, si sono fatti un’idea sugli “Stati Uniti” e sul mondo che si basa su “alcuni film degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta”, che non davano una rappresentazione fedele della realtà.
I tempi sono cambiati per fortuna, e una minoranza rumorosa di fan “tossici” e razzisti non deve pregiudicare la visione di House of the Dragon, e in generale le discussioni sui social.
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