Non c’è altro amico come me!
Nel 1992 si era in pieno del Rinascimento Disney: l’azienda veniva dal doppio successo de La Sirenetta e de La Bella e la Bestia; in particolare, il secondo proprio in quell’anno aveva ricevuto la candidatura all’Oscar come Miglior Film, primo lungometraggio d’animazione nella storia a ricevere tale nomination.
Era difficile per Disney continuare su quella scia, ma ci è riuscita (e ci riuscirà fino al 1999): il 25 novembre 1992 nei cinema americani debuttò Aladdin, diretto da John Mesker e Ron Clements e ispirato all’omonimo racconto contenuto ne Le mille e una notte.
Aladdin è un ragazzo che vive per le strade di Agrabah; insieme alla fida scimmietta Abu vivono di piccoli furti, sempre inseguiti dalle guardie reali. Un giorno, Aladdin incontra in maniera fortuita una misteriosa ragazza: lei si rivela essere la figlia del sultano, Jasmine, fuggita dal palazzo che vive come fosse una “prigione dorata”.
Le guardie riescono a catturare Aladdin e Abu, riportando a palazzo Jasmine. In prigione, il ragazzo viene liberato dal gran visir Jafar, travestito da mendicante, che sfrutta Aladdin per poter recuperare una lampada magica.
Aladdin è un film molto diverso dai precedenti successi della Disney: se da una parte vede nuovamente una principessa tra i protagonisti, dall’altra è stato uno dei primi film dell’azienda molto improntato sulla commedia e sulla parodia. Questo grazie alla presenza di uno dei personaggi più amati dei Classici Disney: stiamo parlando del Genio, doppiato dai compianti Robin Wiliams (in originale) e Gigi Proietti (nel nostro Paese).
Come non dimenticare poi la fantastica colonna sonora composta da Alan Menken, e le canzoni di Tim Rice e del compianto Howard Ashman. Non solo Aladdin ha vinto il premio Oscar per la sua colonna sonora, ma ha anche conquistato la statuetta per la Migliore canzone con Il mondo è mio (A whole new world): brano che ancora oggi, insieme a Un amico come me (Friend like me), rimane uno dei più iconici del film.