Gmork: “[…] La gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga”.
Atreyu: “Che cos’è questo nulla?”
Gmork: “È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo”.
Atreyu: “Ma perché!?“
Gmork: “Perchè è più facile dominare chi non crede in niente, ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere“.
U-Boot 96, Troy, ma soprattutto La storia infinita: sono diversi i film per cui viene ricordato Wolfgang Petersen, che ci ha lasciato in questi giorni all’età di 81 anni, per un cancro al pancreas.
Wolfgang Petersen, dal successo con U-Boot 96 e La storia infinita, a Air Force One e Troy
Nato Eden il 14 marzo 1941, Wolfgang Petersen fin da giovane ha saputo distinguersi per le sue doti di regista: dopo aver frequentato la Deutsche Film- und Fernsehakademie, Petersen ha lavorato nei primi anni Settanta per la televisione, girando sei episodi per la popolare serie televisiva Tatort.
Dopo il suo primo lungometraggio, Einer von und beiden (1974), Petersen ottenne il riconoscimento internazionale per il successo di U-Boot 96 nel 1981. All’epoca è stata una delle produzioni più costose della Germania Ovest; tra l’altro, nella produzione parteciparono come consulenti membri dell’equipaggio del vero U-Boot 96. Al cinema non conquistò immediatamente il pubblico; poi, le repliche cinematografiche e televisive hanno reso U-Boot 96 un cult tra i film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il successo per Petersen venne ripetuto con La storia infinita (1984), film tratto dall’omonimo romanzo di Michael Ende, e che ha segnato una generazione. Gli effetti speciali per l’epoca erano molto avanzati, e non a caso è stato il lungometraggio più costoso realizzato nella Germania Ovest da dopo la Seconda Guerra Mondiale. La storia, i personaggi (uno su tutti il fortunadrago Falkor), le musiche: La storia infinita è stata parte dell’infanzia di molti di noi.
L’arrivo a Hollywood è stato naturale per Wolfgang Petersen dopo questi due successi, e sulla scia dei suoi primi lavori, il regista ha realizzato alcune delle piccole thriller e d’azione più iconiche degli anni Novanta: Nel centro del mirino (1993), Virus letale (1995) e Air Force One (1997).
Il maggior successo per Wolfgang Petersen al botteghino è stato Troy (2004), la nota trasposizione dell’Iliade in salsa hollywoodiana con un cast corale composto da Brad Pitt, Eric Band, Orlando Bloom, Sean Bean e Brian Cox. Il film tedesco Vier gene die Bank (2016) è stato l’ultimo lungometraggio diretto da Petersen.
Un regista che ci ha lasciato un filmografia d’eccezione.
Fonte: [1]